Tormento aka Yoshi is back. Il rapper varesino è tornato ieri in città per presentare il libro sugli artisti americani Notorius Big. E Tupac Shakur, di cui ha curato l’introduzione.
«È sempre bello venire a Varese, culla del rap che ancora oggi cresce grandi bit maker».
Dalla Città Giardino tutto ebbe inizio. Quando negli anni ottanta non si conosceva ancora l’hip hop, un gruppo di ragazzi, in una casa in viale Aguggiari, ha messo in piedi la prima crew. «Inizialmente per con l’intento di racchiudere tutte le discipline dell’hip hop e nello stesso tempo di farle conoscere – ricorda Tormento – poi abbiamo iniziato ad incidere brani e sono nati gli Otierre (gruppo di cui faceva parte il fratello Esa e per un periodo anche La Pina, oggi voce di radio dj)». Poi nel’94 nascono i Sottotono, un gruppo formato inizialmente da quattro membri, che dopo il primo album si sono ridotti a due, cioè Tormento a cui viene affidata la parte vocale e Fish che si occupa della produzione delle basi.
Il primo album è «Soprattutto sotto», da cui viene estratto il singolo «La mia coccinella», che diventa uno dei tormentoni dell’estate. Seguono altri album, partecipazioni a Il Festivalbar e a Sanremo, «ma da qui è iniziato tutto».
«Ricordo che passavo i pomeriggi appoggiato alle colonne fuori da La Casa del Disco ad aspettare che uscissero nuovi album per ascoltarli e rompere le scatole a Max». Il dj del negozio se lo ricorda bene, «veniva con gli amici a cercare dischi, mi chiedeva di ordinarne di nuovo, era assetato di conoscenza di tutto quello che era legato hip hop e alla musica in generale». E lo è tutt’ora.
Tant’è che ha curato l’introduzione di un libro che parla anche della cultura hip hop, delle sue origini e di due dei più celebri artisti americani del genere, Notorius B.I.G. E Tupac Shakur. «Per fare musica bisogna prima tutto conoscerla e conoscere la sua storia. Bisogna ascoltare tutti gli artisti che hanno segnato i diversi generi e i nuovi«. Un occhio su Varese Tormento lo tiene sempre aperto. «Ci sono giovani rapper che faranno strada. Di Evergreen e anche Johnny Marsiglia sentiremo molto parlare».
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