Gdf, colpo grosso a Malpensa Dieci arresti e 35 chili di coca

VARESE È stato un vero e proprio weekend di fuoco quello appena trascorso per i finanzieri dell’aeroporto di Malpensa, che in due giorni hanno arrestato, in collaborazione con la dogana, dieci corrieri di droga e sequestrato 35 chili di cocaina.

Hanno probabilmente cercato di approfittare del periodo festivo e del conseguente aumento di passeggeri per riuscire a eludere le fitte maglie dei controlli, ma non è servito ai dieci narcotrafficanti che tra sabato e domenica, in quattro diversi fermi, sono stati arrestati dai Finanzieri dell’aeroporto di Malpensa con addosso, complessivamente, circa 35 chili di cocaina, per un valore, al dettaglio, per oltre due milioni di euro.

I primi ad essere arrestati sonstati un uomo e una donna brasiliani di mezza età. La coppia brasiliana era partita da una località che per ironia della sorte si chiama Porto Seguro. Era riuscita a farla franca e eludere i controlli della dogana brasiliana così come di quella portoghese, dove era transitata prima di giungere definitivamente a Malpensa.

Ignoravano che i finanzieri avevano predisposto un dispositivo ad hoc per fronteggiare il probabile aumento di traffici durante il periodo natalizio e rinforzato i controlli. Proprio questo dispositivo ha individuato come anomale le modalità del loro viaggio: senza una prenotazione in albergo e con un biglietto di rientro dopo pochi giorni. E così sono scattati i controlli di routine sul bagaglio e sulle persone.

Con grande stupore dei militari operanti, all’apertura dei bagagli, è stato rinvenuto, tra capi di abbigliamento, un “case” di un personal computer, anomalo per un viaggio di vacanza: insospettiti dall’eccessivo peso, i finanzieri hanno voluto approfondire ed hanno rilevato che il “case” era in sostanza “un contenitore”. Al suo interno, infatti, venivano rinvenuti undici chili di cocaina.

L’ingegnoso sistema non è però sfuggito all’attenzione dei militari che in passato avevano già scoperto altri trafficanti con simili modalità di occultamento.

In tarda serata, un’altro volo, questa volta con origine Paraguay e in transito nella capitale portoghese, atterrava all’aeroporto di Malpensa con a bordo 4 giovani paraguaiani. I quattro volevano far credere di intraprendere un viaggio itinerante per l’Europa ma in realtà erano giunti con lo specifico intento di consegnare una partita alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di droga in Lombardia. Avevano ricavato all’interno dei loro zaini, stivati per eludere i controlli più pregnanti sui bagagli a mano, dei doppifondi in ognuno dei quali erano stati occultati dei panetti di cocaina per un peso complessivo di 14 chili scoperti dai i finanzieri.

Nella tarda mattinata di domenica, è stato arrestato un giovane albanese residente in Grecia e proveniente dai Caraibi. Portava, occultata in doppifondi del suo bagaglio a mano, oltre quattro chili di cocaina. Il suo viaggio doveva probabilmente terminare in Emilia Romagna dove qualche giorno prima era iniziato il suo viaggio.

Infine, nella nottata, è stato arrestato uno spagnolo di 50 anni, unitamente a due complici che lo attendevano all’uscita, proveniente dalla Repubblica Dominicana, che, in un doppio fondo del suo trolley, nascondeva oltre cinque chili di cocaina.

Storie diverse, ma legate dal filo comune della piaga del traffico di cocaina che dall’America del Sud si dirige?come un fiume in piena?nei ricchi mercati Europei, di cui la Lombardia rappresenta, purtroppo, un importante mercato, mercato da cui i finanzieri del Comando Provinciale di Varese, da gennaio ad oggi, hanno sottratto oltre 450 chili di droga con i loro numerosi sequestri.

Tutti i responsabili, al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, in stato di arresto, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Monza e Busto Arsizio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

s.bartolini

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