L’arresto di ben 28 persone per spaccio di droga nello scorso mese di giugno nell’ambito dell’operazione “Scialla semper” e poi ancora il fermo avvenuto domenica scorsa di due giovani fidanzati dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, riportano al centro dell’attenzione la questione sicurezza a Malgesso.
Gli abitanti del piccolo Comune di poco più di mille abitanti alle porte di Besozzo stanno vivendo con una certa inquietudine la centralità di Malgesso come luogo dove vengono svolte attività illecite come lo smercio di droga, a cui si sommano anche altri episodi di microcriminalità come i furti in appartamento o anche nella scuola elementare del paese.
«Certamente l’operazione delle forze dell’ordine dello scorso giugno è stata quella che ha avuto un maggiore impatto sui cittadini – spiega il neosindaco – stiamo lavorando sia con le forze dell’ordine che con i Comuni limitrofi, per incrementare la sicurezza del territorio, facendo leva sia sulla prevenzione che sulla repressione». Un primo obiettivo è quello di incrementare il sistema di videosorveglianza che ad oggi dispone di una sola telecamera. «Abbiamo partecipato ad un bando regionale insieme con altri Comuni confinanti per potenziare la videosorveglianza,
su cui avremo una risposta a metà settembre – prosegue il primo cittadino – l’obiettivo è quello di collocare le nuove telecamere nei punti nevralgici di Malgesso, compresa la scuola che purtroppo è stata vittima anch’essa dei ladri». L’idea è quella di riuscire a coprire tutte le vie d’entrata e di uscita dal paese, attraverso dispositivi in grado di leggere le targhe degli automezzi in transito a Malgesso. «I carabinieri di Gavirate con cui mi confronto periodicamente – afferma Iocca – stanno facendo un ottimo lavoro nel controllo e nel presidio del territorio».
Le forze dell’ordine hanno incrementato i pattugliamenti serali e notturni sia per scoraggiare i malintenzionati che per reprimere i responsabili di reati. Purtroppo la conformazione geografica di Malgesso rende il paese particolarmente vulnerabile ed esposto; l’assenza di condomini, la presenza di diverse case isolate e di boschi dove potersi nascondere facilmente, ma soprattutto la vicinanza con la superstrada Besozzo – Vergiate, che in pratica taglia in due Malgesso e che permette di dileguarsi facilmente e rapidamente in direzione sud della provincia e di Milano. «Ci piacerebbe anche incrementare i controlli della polizia locale ma al momento il bilancio non lo consente – conclude – confidiamo che la videosorveglianza con i dispositivi di lettura delle targhe possa essere un antidoto e possa contribuire ad elevare il grado di sicurezza in paese».
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