È a Besozzo il miglior ristorante del Varesotto

Osteria del Sass premiata dall’Ais per la cucina, il vino e la location. Chef Di Claudio: «Felicissimo»

– Non solo premiato per la bontà delle ricette proposte nel suo ristorante, ma in questa occasione anche per la qualità dei vini serviti ai tavoli abbinati sapientemente alle portate. Nuovo prestigioso riconoscimento per l’Osteria del Sass di Besozzo, che ha vinto il titolo di miglior ristorante della provincia di Varese, come decretato dall’Ais, l’associazione italiana sommelier.
«Sono davvero felice di aver vinto questo premio – commenta il titolare che oltre a essere uno chef è anche un sommelier – la mia professione è molto legata al vino». Sono diverse le motivazioni che hanno spinto l’Ais a premiare l’Osteria del Sass; oltre alla qualità del cibo e del vino proposti, anche il rapporto qualità prezzo, l’ottimo servizio e anche la location.

Dalla terrazza del ristorante che si trova in pieno centro storico a Besozzo superiore si gode un panorama mozzafiato. «Si tratta di una valutazione complessiva dell’esperienza che si vive nel mio ristorante e certo mi ha fatto molto piacere» sottolinea Di Claudio, che ama definirsi un oste.
L’Osteria del Sass è stata inserita anche nel catalogo 2016 nella guida Gatti Massobrio, il “taccuino” dei ristoranti d’Italia, che ha giudicato “radioso” il locale besozzese. L’associazione dei sommelier ha invece sottolineato la qualità dei vini e gli abbinamenti ai piatti; l’Ais ha premiato anche l’azienda pugliese Rosa nel Golfo che ha la sua sede storica e fiscale a Gazzada Schianno, i cui vini saranno presto nella cantina di Di Claudio, sempre alla ricerca di nuovi prodotti tipici.

Il mantra dello chef besozzese è proprio la ricerca delle materie prime, oltre alla cottura particolare a cui vengono sottoposti gli ingredienti, grazie ad un forno supertecnologico. Variare in continuazione i menù proposti ai clienti e sperimentare sono le altre due parole d’ordine quotidiane all’Osteria del Sass. «In questi giorni – racconta Di Claudio – sto rivisitando delle ricette degli anni settanta dando loro una veste contemporanea». Nei prossimi giorni lo chef besozzese presenterà una versione attualizzata di uno dei piatti principe della tradizione locale come la cassoeula;

una portata tipica della stagione fredda.
«Ne proporrò una versione più leggera, senza rinunciare a nessun ingrediente tra quelli previsti dalla ricetta – spiega – per arrivare a un piatto gustoso che però non sia pesante, prestando particolare attenzione alla cottura delle carni, sgrassandole, grazie tramite le basse temperature».
Cottura particolare anche per la verza, che verrà servita croccante, con costine di maiale e salsicce per un piatto “pulito”, senza l’abituale zuppa. «Il mio è un lavoro di ricerca continuo» chiosa lo chef.