GERENZANO Ventimila euro è il bottino che si spartiranno i 3 rapinatori che giovedì mattina hanno preso di mira la filiale Unicredit di via Clerici: incuranti della presenza del personale e dei clienti i malviventi sono entrati nell’istituto di credito e armati di un taglierino si sono fatti consegnare dal vicedirettore il denaro presente nella cassaforte dileguandosi poi a piedi.
Ma andiamo con ordine: tutto è iniziato intorno alle 9,30 quando i rapinatori sono arrivati a piedi davanti alla filiale che con le sue 4 vetrine si affaccia su uno dei tratti più trafficati della Varesina. Come se fossero normali clienti i tre hanno superato rapidamente la scalinata che porta all’ingresso e sono entrati. Una volta all’interno hanno ignorato completamente la zona delle casse e si sono diretti nell’area degli uffici.
Arrivato davanti al vicedirettore, uno dei tre ha estratto un taglierino ed ha intimato all’uomo di svuotare la cassaforte. L’impiegato ha subito eseguito l’ordine prelevando le banconote e consegnandole ai malviventi. Arraffato il contante i rapinatori sono corsi fuori dall’istituto di credito: dalle vetrine clienti e dipendenti li hanno visti dileguarsi a piedi ma è probabile che nelle vicinanze li attendesse un quarto complice in auto. Contattati dal personale i carabinieri della stazione di Cislago e del Nucleo operativo sono interventi in pochi minuti. Sono stati posizionati anche dei posti di blocco ma i ladri sono comunque riusciti a dileguarsi. Consistente il bottino che secondo i primi accertamenti contabili si aggirerebbe intorno ai 20 mila euro. I carabinieri hanno ascoltato i quattro clienti presenti al momento della rapina e anche il personale.
Secondo le testimonianze raccolte, soprattutto quella del vicedirettore, i malviventi sarebbero italiani, anche se la loro parlata non tradiva nessuna inflessione dialettale. Pochissimi gli elementi raccolti sull’aspetto dei rapinatori che avevano il volto nascosto da cappellini e foulard. Forse le immagini del circuito di videosorveglianza della banca potranno fornire qualche indizio in più ai militari che hanno già avviato le indagini.
Sara Giudici
f.tonghini
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