Mentre i complici contrattavano, il terzo soggetto era nascosto nell’armadietto e scambiava i soldi veri con quelli fasulli, tanto che al termine della transazione i truffatori riempivano la valigetta di lingotti d’oro, mentre i commercianti di preziosi se ne andavano con un “pacco” pieno di banconote fasulle.
Un “giochino” da centinaia di migliaia di euro, ma nelle ultime ore grazie agli agenti di polizia del commissariato di Gallarate, guidato dal dirigente , coordinati dal Pm di Busto Arsizio,, tre truffatori (accusati anche di ricettazione) sono finiti in manette. Si tratta di 50 anni di Gallarate, 29 anni del campo nomadi di Baranzate e 35 anni dello stesso campo del Milanese.
Tre uomini di origine rom, già noti alle forze dell’ordine, impeccabili nell’abbigliamento e nel linguaggio, che hanno messo in piedi una truffa cinematografica, degna di una pellicola del grande Totò.
Pagavano l’oro con la truffa dell’armadio
11 Apr 2015
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Tre uomini in manette: raggiravano i commercianti di lingotti con uno stratagemma degno di Totò. Uno di loro si nascondeva nel mobile e sostituiva i soldi con banconote fasulle: colpo da 350mila euro