Accam, riconfermato presidente Roberto Antonelli, grazie ad un accordo bipartisan: sarà il “tutore” del revamping e della nuova azienda unica per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Si è svolta oggi pomeriggio in via Arconate l’assemblea dei soci di Accam Spa, la società di smaltimento dei rifiuti dell’Altomilanese che gestisce l’inceneritore di Borsano, chiamata ad eleggere il nuovo Consiglio d’Amministrazione, dopo il rinvio della decisione nell’assemblea di un mese fa.
Riproposto dal Comune di Busto Arsizio (che ne aveva espresso il nome nel 2010, in quota Pdl), insieme a Gallarate, Legnano, Parabiago, Marnate, Olgiate Olona e Lonate Pozzolo, il bustocco Roberto Antonelli è stato riconfermato presidente quasi all’unanimità dei presenti (solo un voto di astensione in assemblea), con un accordo bipartisan anche dal punto di vista politico, visto che dopo molti anni la maggioranza dei soci Accam è di area centrosinistra.
Al suo fianco, come altra nomina “politica” al vertice della società, l’amministratore delegato sarà il dottor Giorgio Ghiringhelli, espresso dal Comune di Legnano.
In base alle nuove normative, il CdA sarà completato da tre dirigenti pubblici dei Comuni soci: Emiliano Bezzon di Gallarate, Claudio Croce di Parabiago e Katia Tracanzan di Lonate Pozzolo.
Oltre al risparmio per la riduzione dei posti di nomina politica, ci sarà un taglio dei compensi per il presidente, la cui indennità passa da 36mila a 30mila euro annui (identica a quella dell’amministratore delegato), con l’abolizione della “liquidazione”, il trattamento di fine mandato.
Il presidente Antonelli ha ricevuto un mandato ben preciso, in continuità con l’attività svolta in questi tre anni: dovrà completare il revamping dell’inceneritore di Borsano e portare avanti il progetto di integrazione con le società ex municipalizzate per la raccolta rifiuti in vista della creazione di un soggetto unico che si occuperà del ciclo integrato dei rifiuti.
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