– Quella dei Due Galli è una città sicura? Sì a sentire i tedeschi, no secondo i gallaratesi. O almeno quelli eletti nelle fila del centrodestra.
È un dibattito quantomeno curioso quello che si è sviluppato giovedì sera in apertura del consiglio comunale. Ad innescarlo è stato l’assessore al Commercio , che ha voluto leggere un messaggio di ringraziamento inviato da una giovane tedesca, membro della delegazione Expo del suo Paese, che ha vissuto a Gallarate nel periodo dell’esposizione universale. «Dopo sette mesi in questa città ho pensato che fosse doveroso un ringraziamento, sia personale che a nome di tutta la delegazione che rappresento –
l’inizio del messaggio, letto in aula dall’esponente dell’esecutivo di centrosinistra – Vi ringrazio per il fatto di essermi sempre sentita a casa, al “sicuro”, in una dimensione ideale per poter vivere e lavorare». Tanto che «non nego che a Gallarate potrei viverci stabilmente». E non solo per la vicinanza ai laghi o i collegamenti stradali e ferroviari. Ma anche perché «è una città pulita ed efficiente». Un’occasione ghiotta, dunque, per Protasoni di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «È importante questa percezione che 160 cittadini del mondo hanno avuto in merito alla nostra città», ha detto l’assessore, aggiungendo: «Diversa da quel disco rotto ripetuto da qualcuno che non conosce il mondo e non riesce a ragionare da cittadino del mondo».
Nemmeno il tempo di spegnere il microfono che ha chiesto la parola (Forza Italia). «Domenica scorsa c’è stato un furto con scasso in una villetta ad Arnate: è l’ennesimo episodio di una lunga serie, tra furti nei negozi, aggressioni in pieno centro, scazzottate in zona stazione». E ha accusato la giunta di aver «sempre minimizzato», atteggiamento che «di fronte ad una microcriminalità che si sta sempre più radicando non è più tollerabile». Di qui la richiesta di un cambio di passo. D’accordo anche (FdI-An): «I problemi legati alla sicurezza ci sono, è solo la maggioranza che non li vede». Come, ha ricordato il consigliere, quelli di via Pacinotti, dove da anni nelle ex officine ferroviarie hanno trovato “casa” una ventina di clochard. Mentre (Lega Nord) ha affermato che «non è un disco rotto quello delle opposizioni, ma è sempre la stessa musica che viene suonata in città, fatta di botte, spaccio di droga, violenze e soprusi». A conferma che Gallarate è diversa a seconda che la si guardi con gli occhi dei tedeschi o con quelli dei consiglieri di minoranza.