– E’ precipitata dal terzo piano dell’ospedale di Angera, ma è viva per miracolo. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, la donna di 31 anni residente nella zona, avrebbe fatto tutto da sola lanciandosi nel vuoto per motivi ancora non chiari. La giovane sarebbe già nota alle forze dell’ordine anche perché in passato sarebbe stata già sottoposta a trattamenti di ordine sanitario, ma ieri non era in ospedale in qualità di paziente. La donna avrebbe scelto la palazzina dell’ospedale con il chiaro intento di farla finita.
Secondo una ricostruzione sommaria dell’accaduto, la donna, intorno alle undici e mezza di ieri, si è introdotta in ospedale raggiungendo attraverso l’ascensore il terzo piano dell’edificio. Si trovava nel reparto di Medicina, ma non ha avuto alcun contatto con i degenti o con le loro camere. Una volta raggiunto il terzo piano della palazzina si è avventurata su un balconcino e si è gettata nel vuoto finendo sul selciato dopo un volo di una decina di metri o poco di meno.
Il tutto davanti ai pazienti e al personale sanitario Una vicenda assurda che solo per uno strano caso del destino non ha avuto un epilogo ancora più drammatico.
E’ caduta nel vuoto, ma l’impatto, per quanto violento, non l’ha uccisa: anzi, la donna non sarebbe neanche in pericolo di vita. Quando, infatti, l’hanno soccorsa era cosciente, anche se le conseguenze del volo sono state rovinose. La donna ha riportato diverse fratture, ma vista l’altezza da cui è precipitata si può parlare tranquillamente di situazione estremamente fortunata. Sul luogo dell’incredibile caduta sono intervenuti i mezzi di soccorso del 118 dell’ospedale di Angera, i carabinieri della stazione di Angera, coordinati dai colleghi della Compagnia di Gallarate. I medici si sono subito occupati della giovane ferita. L’hanno messa in sicurezza e poi d’urgenza l’hanno trasferita all’interno dell’ospedale.
I carabinieri hanno effettuato i rilievi tecnici necessari a ricostruire con esattezza la dinamica . Sono state raccolte le testimonianze oculari dell’accaduto, ma per il momento i motivi del gesto estremo non sono ancora chiari. Non ci sarebbero, però, molti dubbi sulle circostanze. Gli investigatori, infatti, hanno subito scartato le ipotesi legate a fattori accidentali. Il fatto che non ci fosse una disponibilità così immediata a raggiungere il balcone, il fatto che non avesse in programma alcuna visita in ospedale e alcuni suoi trascorsi hanno puntato le indagini subito verso la volontarietà del gesto estremo. Per scongiurare opzioni marginali si stanno compiendo comunque tutti gli accertamenti del caso.