Cocktail fai da te sotto il Bernascone: torna la “movida abusiva” del centro. Deve essere stato spassoso il sabato sera di una cinquantina di ragazzi in piazza Canonica, a giudicare dall’ampia scelta di alcolici cui hanno potuto dare fondo e che hanno abbandonato lì. Solo un mese fa raccontavamo dell’esigenza manifestata da 25 abitanti del luogo che proponevano di installare un cancello automatizzato per la chiusura notturna della piazzetta alle spalle della basilica di San Vittore: ancora non ha avuto seguito, probabilmente in attesa di un placet della Soprintendenza alle Belle Arti. «Chiudere sarebbe relativamente utile – dice una delle residenti – Il rischio è che si ritrovino in qualche angolo prima del cancello o si spostino sui gradini del campanile o su quelli del battistero verso la banca Ubi».
Musica ad alto volume, grida, alcol, qualche spinello, ma anche gli skate, vomito e urina. «Non è un unico gruppo. Ognuno mette la sua musica, aumentando la confusione. Si portano le bottiglie da casa, anche quelle di plastica con i cocktail già pronti e usano la piazza come gabinetto pubblico». Durante l’estate il ritrovo è sistematico. «In questo periodo invece si concentra nel weekend». Forse «ci vorrebbero più controlli, anche se non so cosa possa fare davvero la polizia».
Un cambio di frequentazione è confermato dall’assessore alla Sicurezza del comune di Varese, : «Sono sempre giovanissimi che si ritrovano il venerdì e il sabato sera e bevono all’infinito, mischiando birra, rum, Sambuca o Martini, con risultati che si vedono». L’aspetto “positivo” è che non lanciano le bottiglie come accadeva fino a poco tempo fa. «Quel che è certo è che la situazione ogni fine settimana è abbastanza critica, anche se nei confronti dei residenti non hanno mai avuto toni particolarmente feroci». Se non ci sono più i vandali che lanciavano anche i sacchi della spazzatura, oggi sono pigrizia e inciviltà a farla da padrone: a 20 metri ci sono tre contenitori in via Marconi o uno in piazza san Lorenzo. Inutile pensare a un contenitore dell’Aspem: «C’era, l’hanno tolto perché veniva riempito di scritte e rovesciato». Le pattuglie delle forze dell’ordine? «Quest’estate sono arrivate anche chiamate dai residenti, oggi passano con sistematicità anche dietro la basilica che, in quanto luoghi di culto importante, è un obiettivo sensibile».
Il problema è che bere non è reato. «Sarebbe ideale avere una telecamera, che dovrebbe arrivare, per il controllo dell’uso di canne e lo spaccio. La scorsa estate è stato beccato qualche ragazzino, ma vista l’impossibilità di controllare la piazza a tutte le ore, la richiesta, come residenti, è stata quella di chiuderla negli orari notturni». In controtendenza l’opinione di , la cui abitazione s’affaccia sulla piazza. «Sabato sera erano davvero vivaci, ma paradossalmente abbiamo fatto un passo avanti perché questa volta hanno abbandonato le bottiglie e non le hanno rotte lasciando in giro pezzi di vetro. Rispetto a quest’estate è meglio». Il sacerdote, invece, di chiudere la piazza propone di «riqualificarla mettendo magari una fontana e del verde: siepi o fioriere. Forse anche i ragazzi che bevono una birra si sentirebbero più accolti e si capirebbe che non è luogo per bivaccare. Diventa una questione di accoglienza e rispetto».