Roma, 6 dic. (TMNews) – Nuovi guai in vista per il governo britannico, dopo l’inchiesta pubblicata oggi dall’Independent sull’agenzia di comunicazione Bell Pottinger, che si sarebbe vantata di aver accesso a Downing Street e di poter “coprire” gli abusi dei diritti umani. L’inchiesta è stata condotta dal Bureau of Investigative Journalism, con un giornalista che si è finto un rappresentante del governo uzbeko, interessato ai servizi dell’azienda per “ripulire” l’immagine del Paese, e che ha registrato tutti gli incontri.
Secondo quanto emerso dall’indagine, i dirigenti della Bell Pottinger si sarebbero vantanti di aver accesso diretto al premier David Cameron, al Cancelliere dello Scacchiere George Osborne, al consigleiere politico di Cameron, Steve Hilton, e al capo di gabinetto di Downing Street, Ed Llewellyn. Il giornalista del Bureau avrebbe registrato l’amministratore delegato dell’azienda, Tim Collins, mentre dice: “Ho lavorato per più di 20 anni con persone come Steve Hilton, David Cameron e George Osborne. Non c’è problema a fargli arrivare dei messaggi”. Un suo collega, David Wilson, avrebbe invece definito la Bell Pottinger “l’azienda di pubbliche relazioni più potente del Paese”. Alla domanda se fosse stato possibile organizzare un incontro tra Cameron e il presidente uzbeko, Wilson avrebbe risposto: “Possiamo facilitarlo”.
In altre registrazioni, l’azienda avrebbe anche promesso di manipolare i risultati di Google per “coprire” le notizie negative sugli abusi umani e sullo sfruttamento del lavoro minorile in Uzbekistan. “Abbiamo a disposizione ogni genere di trucchi”, avrebbe detto Collins.
Downing Street ha già smentito che “Bell Pottinger o qualsiasi altra lobby abbia qualche influenza sulla politica del governo”, ma il partito laburista ha sottolineato come l’inchiesta sollevi interrogativi sui rapporti di Downing Street con i lobbisti.
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