Roma, 6 dic. (TMNews) – Per il primo ministro degli Emirati Erabi Uniti la minaccia nucleare iraniana va ridimensionata. Infatti, ha detto lo sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum, se l’Iran decidesse di attaccare Israele sarebbe totalmente distrutto il giorno dopo.
Cosa pensate possa fare l’Iran con un’arma nucleare. Colpire Israele? ma quanto palestinesi morirebbero? E poi pensate l’Iran potrebbe restare sicuro attacando Israele. In una giornata soltanto tutte le città iraniane verrebbero rase al suolo”.
Al-Maktoum poi ha ribadito la sua convinzione che l’Iran non stia costruendo armi nucleari.
Oggi il Telegraph britannico ha scritto che la Guardia rivoluzionaria iraniana ha innalzato il suo stato di allerta per il timore di un attacco militare da parte di Stati Uniti o Israele. Stando a quanto riferito al quotidiano da fonti dell’intelligence occidentale, Teheran avrebbe infatti iniziato a posizionare missili a lungo raggio, esplosivi, artiglieria e unità di guardia in punti strategici per la difesa del Paese.
Il comandante della Guardia rivoluzionaria, Mohammed Ali Jaafari, ha dato infatti l’ordine di prepararsi a possibili raid e attacchi sotto copertura a causa delle crescenti pressioni internazionali sul programma nucleare iraniano. Teheran teme che il Paese possa essere obiettivo di un attacco dell’intelligence occidentale, volto a distruggere siti cruciali della sua infrastruttura nucleare, anche se il capo del Pentagono, Leon Panetta, ha dichiarato di recente che un raid contro Teheran rischierebbe di innescare “un’escalation che potrebbe trascinare il Medio Oriente in un conflitto di cui poi potremmo pentirci”.
Dichiarazioni che non rassicurano la leadership iraniana, “che teme molto di essere presa di mira da una attacco militare a sorpresa, sia da parte israeliana che americana”, ha detto al Telegraph una fonte di intelligence. “Per questo motivo, stanno prendendo tutte le misure necessarie per difendersi in modo appropriato in caso di attacco”.
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