– Taglio del nastro con flamenco per il primo giorno di Ryanair a Malpensa, tra passeggeri che scattavano foto e giravano filmati dello spettacolo.
Dopo il decollo del volo delle 6.45 per Londra Stansted, è toccato a quello per Siviglia delle 11.55 con l’Ente del Turismo della città spagnola che ha voluto regalare all’aeroporto la performance della Compagnia Ursula Lopez.
Un modo senz’altro accattivante per salutare il primo volo Ryanair dalla brughiera verso Siviglia che nel 2014 ha visto 120mila ospiti italiani nelle strutture alberghiere di città e provincia.
Spettacolo e prezzi da urlo (14,99 euro) per volare a dicembre e gennaio a Londra Stansted (due voli al giorno), Comiso (uno al giorno), Bucarest (quattro frequenze a settimana) e Siviglia (tre a settimana) prenotando entro la mezzanotte del 3 dicembre.
«Siamo soltanto all’inizio», è la promessa di John Alborante, Sales &Marketing manager di Ryanair per l’Italia, ieri a Malpensa a rappresentare il vettore aereo numero uno in Italia e primo al mondo tra le low cost.
«Malpensa è un’opportunità unica, conosciamo bene la grandezza e l’importanza di questo aeroporto con enormi potenzialità. Ci aspetta un lungo cammino insieme».
A vincolare la crescita immediata di voli della low cost irlandese a Malpensa è semplicemente la mancanza di aerei. «Nell’inverno 2016 avremo 40 aerei in più in flotta (raggiungendo quota 340, ndr) e potremo impegnarci maggiormente anche qui». Le vele sono spiegate. E se Sea potesse esprimere un desiderio nelle rotte da seguire indicherebbe «Germania, Francia e l’Inghilterra tutta che sta avendo un + 18% di tasso di crescita», dice Andrea Tucci, responsabile Aviation Business di Sea. «Anche la Scandinavia è molto interessante».
Per ora, Malpensa rimane la quindicesima base in Italia di Ryanair con un aeromobile assegnato e quattrorotte «che permetteranno di trasportare 450mila clienti all’anno e sosterranno 340 posti di lavoro in loco all’aeroporto di Malpensa».
Ma si guarda avanti, al largo delle opportunità che questo aeroporto offre e che Ryanair non intende farsi scappare. Un aeromobile assegnato significa «100 milioni di euro di investimento», annota Alborante quasi a giustificare una politica di piccoli passi che Ryanair intende comunque percorrere senza fermarsi, per poi andare al galoppo.
Essere nella grande Malpensa è in controtendenza rispetto alle abitudini della compagnia aerea dell’eccentrico Ceo Michael O’Leary, segnale dunque inequivocabile del cambiamento in atto.
«Ormai siamo anche in aeroporti grandi come Madrid, Lisbona, Atene, Berlino, Roma», puntualizza Alborante. «Da due anni a questa parte siamo molto attenti anche al traffico business con tariffe corporate dedicate che consentono, con 50 euro in più a biglietto, di avere una serie di servizi utili all’uomo d’affari come il fast track, il bagaglio in stiva e soprattutto la flessibilità di poter cambiare volo».
È proprio il volume di passeggeri da aumentare sempre, il punto di forza su cui poggia Ryanair. «Siamo attenti a tutti i tipi di clientela: leisure, business e famiglie», evidenzia Alborante.
Sea non può che esserne felice. «Abbiamo grosse aspettative», dichiara Andrea Tucci, Aviation Business di Sea. «Siamo orgogliosi non solo perché abbiamo un nuovo cliente a Malpensa, ma anche nuovi passeggeri. Ben venga lo sviluppo di Ryanair in Italia».
La tendenza dei prossimi anni di una crescita importante delle low cost che dovrebbero arrivare a coprire il 44% del mercato aereo, aumenta il buonumore in casa Sea che ha appena investito nel restyling del terminal 1 dove, da ieri, opera Ryanair.