Roma, 6 dic. (TMNews) – Le misure anti crisi varate dal governo Monti sono al vaglio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo le rassicurazioni del primo ministro che ieri ha illustrato la manovra al parlamento, ora è attesa la firma del Colle prima delle discussioni alla Camera e al Senato.
Monti ha sottolineato che i “forti sacrifici” chiesti ai cittadini saranno temporanei e che sono necessari perché altrimenti l’Italia rischierebbe il fallimento, come la Grecia. Per Monti si tratta di misure necessarie anche per essere più “forti e credibili” in Europa.
Le Borse ieri hanno reagito bene, così come lo spread. Oggi la situazione sui mercati è più volatile: ad influire sulla stabilità delle Borse è il giudizio di Standard & Poor che ha messo sotto osservazione “negativa” quindici Paesi dell’Eurozona. L’agenzia di rating ha espresso scetticismo anche in merito al piano Merkel-Sarkozy e alla capacità dei Paesi dell’unione monetaria di far fronte al dilagare della crisi del debito.
Sulla manovra di Monti, infine, è stata dura la reazione dei sindacati, che in diverse modalità hanno proclamato lo sciopero. Critiche anche dai vescovi: la Cei ha giudicato “poco equa” la manovra. Silvio Berlusconi ha chiesto che sul decreto sia posta la fiducia in Parlamento.
Pmz
© riproduzione riservata