SANGIANO – Scetticismo da un lato e preoccupazione dall’altro; sono questi i sentimenti che animano i sindaci dei Comuni interessati dal piano, annunciato dalla Regione, che prevede la soppressione di alcuni passaggi a livello sulla linea ferroviaria che collega Gallarate e Luino.
Oltre a Laveno Mombello, sono Sangiano e Monvalle due dei paesi maggiormente coinvolti dal progetto regionale, annunciato dall’assessore ai Trasporti . Sono ben sei i passaggi a livello che attraversano Sangiano, causando storicamente problemi di ingorghi di auto, oltre che di sicurezza e di rumore. Problemi che saranno ancora più accentuati, con un passaggio ancora più numeroso di treni merci, con l’entrata in vigore a regime dell’Alp Transit.
«Premesso che conferme sulle chiusure e sui tempi di attuazione non ne abbiamo avuti – afferma il sindaco di Sangiano i – dovrebbero essere cinque i passaggi a livello presenti sul nostro territorio ad essere soppressi, ovvero i due di via Vittorio Veneto, i due di via Carlo Alberto e uno in via Matteotti».
La Regione ha annunciato un investimento da 10 milioni di euro per la risoluzione delle interferenze tra la rete ferroviaria e quella stradale,
con la chiusura di almeno 15 dei 35 passaggi a livello presenti sulla tratta Gallarate Luino, che verrebbero sostituiti da sovrappassi o sottopassi. «Siccome si parla anche di espropri, che poi tocca ai Comuni effettuare – commenta Pagani – andrei molto cauto su questo tipo di intervento, che sarebbe certamente molto invasivo sia per i cittadini che per il nostro territorio e di cui comunque non sono chiare le tempistiche e nemmeno i finanziamenti». Insomma grande prudenza, visti anche i precedenti quando si parla di ferrovia. «Stiamo ancora aspettando le opere compensative conseguenti alla AlpTransit – reclama il sindaco – il problema della sicurezza è ancora sul tavolo, compreso quello della galleria».
Il primo cittadino chiede interventi applicabili subito, per migliorare la situazione a Sangiano. «Ragioniamo ad esempio sui tempi di chiusura della sbarre, oppure mettiamo un dispositivo sulla strada principale che avvisi in anticipo gli automobilisti se il passaggio a livello e chiuso, onde evitare pericolose e improvvise inversioni di marcia» conclude Pagani. Meno coinvolto ma comunque interessato al problema è il Comune di Monvalle, attraversato da due passaggi a livello. «Sarei anche disposto a chiuderne uno, quello più vicino alla galleria – afferma il sindaco – ma non certo quello di via XXV aprile, che non è sostituibile né da un sottopasso perché la falda acquifera è superficiale e sarebbe sempre allagato, né da un sovrappasso, che avrebbe un impatto ambientale devastante; siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo e a ragionare su proposte fattibili e concrete».