SAMARATE – Il mondo del motociclismo piange . Lo storico direttore del reparto corse della MV Agusta 75 volte campione del mondo si è spento ieri all’età di 90 anni.
«Di lui ho un ricordo bellissimo: fu lui ad accompagnarmi dal conte Agusta all’inizio della mia carriera e abbiamo vissuto tanti anni insieme». A parlare è , che in sella alle moto costruite a Verghera si è aggiudicato 13 campionati mondiali tra le classi 350 e 500. Titoli iridati conseguiti sempre sotto la guida di Magni.
«È stato per anni il mio direttore sportivo – prosegue il campione – Ha cercato di suggerirmi tante cose dall’alto della sua esperienza: mi parlava dei grandi piloti, di quello che facevano, di come si comportavano».
E del resto Magni amava raccontare le storie dei grandi centauri con i quali si è trovato a lavorare nei suoi trent’anni di carriera come responsabile del reparto corse, della Gilera prima e della MV Agusta poi.
«In realtà
mi ha sempre messo una certa soggezione, era un uomo che sapeva il fatto suo – racconta , vicepresidente del Motoclub Cascinetta di Gallarate – Però bastava stuzzicarlo un po’ e ti raccontava aneddoti su aneddoti della vita insieme ai piloti».
«Le prime volte che l’ho visto – prosegue – ero un ragazzino che andava quasi di nascosto ad assistere ai gran premi: mi ricordo che si muoveva in mezzo ai piloti insieme al conte Agusta».
Dopo la nascita del motoclub dedicato alle MV «l’ho rivisto e mi piaceva molto parlare con lui, lo ammiravo per la sua intraprendenza e la sua decisione. Del resto, quando si è campioni bisogna essere così».
Piange invece la perdita di un «padre putativo» , attuale presidente del Motoclub MV Agusta di Cascina Costa. «Ci ha accompagnato per tanti anni lungo questa nostra bellissima esperienza – ricorda – Da persone come lui dobbiamo soltanto imparare quanto ci hanno insegnato con la loro umiltà». Per questo quella di Magni «è una figura che lascerà un grande vuoto».
Lo dimostreranno quanti prenderanno parte ai funerali che, come annunciato su Facebook dal figlio , si svolgeranno domani alle ore 14 nella chiesa della Santissima Trinità di Samarate, dove questa sera sarà celebrato il rosario.
«So che c’è gente che verrà da fuori, ci saranno tanti piloti, una delegazione ufficiale della casa madre», spiega Libanori. Tutti pronti a dare l’ultimo saluto a un pezzo di storia del motociclismo internazionale.