– Nella dura vita del motociclista, capita spesso di raccontare agli amici, ai conoscenti e ai parenti epiche storie di avventure, rigorosamente fatte sulla fida due ruote. Nessuna eccezione: tutti, ma proprio tutti i centauri, almeno una volta nella vita hanno rischiato grosso, evitando di “lasciarci la pelle” in un incidente su strada.
Quella di , noto varesino perché per tanti anni ha guidato il gruppo scout, è una di queste storie: Tommy, infatti,
giovedì mattina si è visto passare la vita davanti agli occhi.
«Intanto, però, sono qui a raccontarla – commenta – ma Dio mi ha mandato un’altra cartolina per dirmi che mi vuole vivo».
«Chi mi vorrebbe morto invece dovrà pazientare, magari la prossima volta il camion che mi precede perderà una gru o un blocco di cemento. È una lotteria. Ma intanto io ringrazio Dio: perché vivere davvero mi piace».
Erano da poco passate le 6.30 di giovedì mattina e il signor Calabrese era in sella alla sua due ruote per recarsi a Milano. «Mentre andavo al lavoro in moto sull’autostrada Varese-Milano, un camion che mi precedeva ha perso il segnale di carico sporgente. L’ho visto volare verso di me volteggiando dritto verso il parabrezza: andavo a 120 chilometri orari e ho solo potuto dare un istintivo colpo di freni per rallentare, ma ero certo che non avrei potuto evitare l’impatto».