Milano, 8 lug. (TMNews) – Non aveva alcuna intenzione di uccidere, è intervenuto solo per difendere la sua fidanzata. E’ quanto ha sostenuto il difensore di Michael Morris Ciavarella, intervenuto in udienza preliminare dopo che la pubblica accusa ha chiesto di condannare il ragazzo a 30 anni di carcere per aver picchiato il tassista Luca Massari, poi deceduto dopo un mese di coma. Il legale, Andrea Locatelli ha chiesto al gup di Milano Stefania Donadeo di derubricare il reato contestato al suo assistito da omicidio volontario a preterintenzionale, descrivendo poi la sua tesi su quanto accaduto.
Secondo l’accusa Massari sarebbe stato ‘punito’ per aver investito il cane di Stefania Citterio. La difesa fornisce una versione diversa. Dopo l’investimento del cane, secondo il legale, Ciavarella avrebbe preso l’animale per portarlo a casa. Una volta tornato, sentite le urla della compagna e pensandola in difficoltà, sarebbe intervenuto per aiutarla. Non ci sarebbe stata quindi alcuna intenzione di uccidere. Il legale ha chiesto inoltre le attenuanti generiche perchè con la sua confessione, Ciavarella si è reso utile alle indagini. La parola passa ora al gup che deciderà il prossimo 14 luglio.
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