La statua del robot gigante è pronta per trovare casa nel parco Fara Forni. Il 12 e 13 settembre Vedano ospiterà una grande festa per ricordare , soprannominato il Macca, l’architetto di 40 anni scomparso per un malore improvviso la notte di Pasqua 2012. Un amico prezioso, che ha dato tanto al paese: un giovane dal grande estro e appassionato di arte, musica, fumetti e robot. Per questo motivo gli amici di sempre, quelli con cui ha diviso le sue passioni e la sua vita, hanno voluto rendergli omaggio. E non c’era modo migliore se non ricordandolo attraverso una delle sue grandi passioni.
Ad aiutarli è l’artistache in questi anni ha lavorato a un progetto originale trasformando in realtà un desiderio segreto del Macca. E’ nato così il Robot MHM972, un’opera d’arte innovativa e unica. Si tratta di una scultura di 5 metri di altezza, completamente realizzata a mano dall’artista con l’utilizzo di ferro, mattoni, intagli di ceramica colorata e luci led. L’opera si ispira appunto a un robot giapponese famoso protagonista degli anni Settanta, che guidato da un giovane umano, si batte per sconfiggere il male e gli oppressori e riportare la pace sul suo pianeta.
Il robot nasce dal desiderio di un gruppo di amici di ricordare il Macca, un uomo dalla personalità originare e creativa, amico insostituibile. «L’opera rappresenta la sintesi delle sue caratteristiche e delle sue più grandi passioni perché coniuga bellezza e fantasia, con l’amore per la potenza dei robot giapponesi, alle quali si uniscono l’interesse per l’arte e l’architettura, ambito nel quale il Macca svolgeva la sua professione», spiegano gli amici. Ma non è solo questo. Il robot vuole raffigurare anche un inizio.
Un simbolo in cui, chiunque vi posi lo sguardo, possa trovare un proprio senso per il futuro. Anche il luogo non è stato scelto a caso dai suoi amici. «Abbiamo infatti deciso – dicono – per il parco Fara Forni perché per il Macca e per noi, suoi amici da sempre, ha un forte significato simbolico in quanto è il luogo in cui per anni abbiamo allestito e vissuto il «Farastoria», uno dei più importanti eventi musicali degli anni Novanta del nostro territorio. Inoltre ci piacerebbe che la presenza di questa opera d’arte oltre che contribuire a valorizzare esteticamente l’area verde possa anche dare l’avvio a un nuovo “parco culturale” in cui potrebbero essere aggiunte in futuro altre opere artistiche».
L’opera ormai è quasi ultimata, ma i costi sono elevati e gli amici lanciano un appello a quanti volessero dare anche un piccolo contributo per sostenere il progetto e aiutarli a inaugurarla. «Quello che chiediamo è un aiuto per completare quest’opera che è una donazione autofinanziata, che abbiamo voluto e potuto donare al Comune e ai suoi cittadini. Mancano tremila euro, non è una cifra bassa, lo sappiamo, ma basta un piccolo gesto».
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