L’isola dei libri a due passi dal lago

La storia di Barbara Salvioni, libraia per destino da Bruxelles a Laveno: «I volumi, la mia vocazione»

– A due passi dal lago Maggiore, in Via Garibaldi a Laveno, in una traversa verso il centro, lasciando l’Imbarcadero alle spalle, scoviamo un autentico tesoro, una bottega segreta delle meraviglie, la libreria “Il libro” della giovane e sorridente . Un ultimo sguardo alle cime nevose del monte Rosa ed entriamo in un piccolo mondo, fatto di 6000 libri in poco meno di 30 metri quadrati.
Barbara Salvioni è una giovane varesina, nata quasi per caso a Bruxelles e vissuta da sempre nel centro città:

«I miei nonni avevano un bar al Mercato coperto e io ho fatto le scuole al collegio San’Ambrogio, il mio immaginario ha ruotato intorno a piazza Mercato» . Poi la passione per la filosofia, l’Estetica, il settecento e Kant, a cui ha dedicato un corposo lavoro di tesi. «Subito dopo la laurea ho trovato lavoro alla Giunti, visto che sono timidissima, vedevo che con i libri riuscivo a cavarmela, a parlare con le persone».
Finché un giorno, racconta Barbara, «vengo a Laveno a mangiare il gelato e trovo un cartello che chiede “A qualcuno interessa la nostra libreria? I nostri occhi sono stanchi”. Si trattava di una coppia di ultraottantenni che per motivi di età volevano lasciare la libreria e così è iniziata la mia storia, e quel cartello ce l’ho ancora, appeso a casa, come ricordo».
È la primavera del 2009, Barbara fresca di laurea e di sogni intraprende quella strada che molti appassionati di libri hanno accarezzato: vendere volumi. Ma all’inizio non è tutto oro quel che luccica e la fatica alimenta il sogno: «Questa libreria ha trent’anni, è un piccolo riferimento per i lavenesi, è certamente integrata nel territorio. La fatica è che il territorio di Laveno è un po’ chiuso, da un lato tenevo alla continuità, ma d’altro canto volevo che fosse qualcosa di mio, ci tenevo a portare un’aria innovativa».