«Paga e stai attento a quello che fai». Pensionato di 67 anni vittima d’estorsione: a quello che inizialmente credeva un amico ha versato 12mila euro. I carabinieri della stazione di Lavena Ponte Tresa hanno denunciato un quarantunenne residente in paese, in cura presso il Cps, che era riuscito ad impietosire quel pensionato di 67 anni, residente a Brusimpiano, incontrato durante un ricovero all’ospedale di Luino. Entrambi degenti i due uomini hanno fatto amicizia. Il pensionato ignorava le reali intenzioni dell’altro che, poco a poco, ne ha guadagnato la fiducia. Giorno dopo giorno il quarantunenne ha aumentato il grado di gentilezza nei confronti del nuovo amico.
Ogni giorno si fermava con lui a chiacchierare, gli teneva compagnia, si mostrava al meglio. Un uomo di 41 anni, intenzionato a cambiare vita, intenzionato a prendere in mano il proprio destino e il proprio futuro. Un uomo motivato a lavorare sodo e con onestà. Per costruire questo nuovo inizio, a quanto pare, al quarantunenne mancava giusto un piccolo aiuto economico. E certo, di questi tempi, non è neanche semplice riuscire ad ottenerlo dalla banche.
/> Il sessantasettenne, motivato a dare una mano, in varie tranche ha dato al quarantunenne 10mila euro. Ovviamente, non appena realizzato il proprio progetto, l’amico avrebbe restituito la cifra. Ma non è andata così. Intascati i soldi il quarantunenne non ha concluso molto e ha iniziato a chiedere altro denaro. Ancora duemila euro, chiesti con insistenza e con ruvidità, oltre a qualche minaccia, al pensionato. Che alla fine, a fronte dell’ultima richiesta di pagamento, 250 euro da versare su conto Poste Pay, ha denunciato tutto ai carabinieri. Ai militari ha mostrato l’ultimo sms ricevuto dal quarantunenne: “Paga e stai attento a quello che fai”. Ed è scattata la trappola.
Il sessantasettenne ha detto all’ex amico che avrebbe pagato anche questa volta. Ma non avrebbe fatto il versamento con Poste Pay, gli avrebbe consegnato quel denaro di persona. Il quarantunenne a quanto pare era molto sicuro dell’ascendente esercitato sul pensionato perché non ha affatto sospettato che l’uomo si fosse rivolto ai carabinieri denunciandolo e che il motivo di quella richiesta era una scusa per coglierlo in flagranza di reato. La consegna del denaro è avvenuta intorno alle 12 dell’altro ieri a Lavena, sotto gli occhi dei carabinieri in borghese appostati in tutta la zona. Quando il pensionato ha consegnato il denaro per il quarantunenne è scattata la denuncia per estorsione. L’autorità giudiziaria sta ora lavorando per cristallizzare il quadro accusatorio. Per capire, insomma, con quali argomenti il quarantunenne sia riuscito a farsi prestare dal pensionato 12 mila euro. L’indagato ha dichiarato che quel denaro l’anziano lo ha consegnato spontaneamente e che la somma è inferiore a quella dichiarata dal sessantasettenne.