Martha vive a Mgandamwani nel distretto di Ganze, in Kenya. Coltiva il terreno di famiglia per produrre il mais con cui prepara l’ugali, la polenta alla base della sua alimentazione quotidiana.
Anche l’ultima stagione delle piogge non è stata sufficiente. Come succede da anni, quasi tutte le piante di mais sono seccate. Assicurare ogni giorno il cibo alla sua famiglia è sempre più difficile.
Martha non si è data per vinta e insieme alle sue vicine ha creato il gruppo Vikale, che grazie ai semi e all’assistenza tecnica fornita dal Cast (Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico) ha avviato un campo sperimentale di manioca, sorgo e fagioli dall’occhio.
Cast è una Ong che, da oltre trent’anni, lavora perché acqua, energia e cibo siano disponibili, accessibili e sicuri sia nel Sud che nel Nord del mondo.
La storia di Martha è simile a quella di tante altre donne: nella divisione di Bamba, distretto di Ganze, tra gennaio e maggio (poco prima dell’inizio della stagione delle piogge), il 75% delle famiglie non ha sufficienti risorse economiche per comprare gli alimenti.
Per questo servono tecnologie e formazione per migliorare la produzione,la
conservazione e la trasformazione del raccolto. Solo così donne come Martha possono essere protagoniste del miglioramento della propria vita.
Da qui nasce il progetto Tecno Mama, nel quale viene sottolineato come le donne siano il fulcro delle attività economiche, benché il loro lavoro non venga spesso riconosciuto. L’obiettivo della campagna Tecno Mama è mobilitare risorse per progetti in cui le donne e le tecnologie appropriate siano al centro. Per assicurare un impatto forte ai progetti del Cast servono 90mila euro.
Per questo la Ong di Laveno Mombello Cast ha dato avvio alla campagna Tecno Mama con l’obiettivo di raccontare tutte queste cose con foto, assaggi d’Africa e testimonianze attraverso una serie di eventi in provincia di Varese, per raccontare a tutti quello che è stato fatto e che ancora si può fare.
La campagna si rivolge a privati, ma soprattutto alle aziende. «La responsabilità sociale d’impresa è una strategia utile e necessaria per le aziende più attente – spiegano dalla Ong – Essere socialmente responsabili significa andare oltre gli obblighi giuridici e investire nel capitale umano, nello sviluppo sociale, nella tutela ambientale e nel rispetto dei diritti fondamentali, creando valore all’interno della società. È, quindi, possibile adottare un progetto, finanziandolo e seguirne la realizzazione». Ma anche diventare un’azienda partner, attraverso una donazione annuale.
In cambio del sostegno Cast può offrire: visibilità su tutti gli strumenti di comunicazione istituzionale, eventi sul territorio e materiali promozionali realizzati ad hoc, formazione su tematiche relative alle nostre aree di intervento, attività di turismo responsabile nei paesi del Sud del mondo dove vengono realizzati i progetti.
Così, come è possibile avvalersi del “Matching gift”: una modalità di donazione usata da più di 15mila aziende nel mondo per incentivare la solidarietà dei propri dipendenti e condividere con loro la propria missione sociale.
Ci sono anche aziende che optano per il “cause related marketing”, la valorizzazione di un prodotto o di un servizio offerto dall’azienda legandone l’esito commerciale a un progetto di Cast. Altra opportunità è quella delle donazioni in natura. Il Cast è in grado di fornire una lista dei materiali necessari alla realizzazione dei progetti.
Per maggiori informazioni sulla campagna e sugli eventi organizzati è a disposizione il sito www.cast-ong.org/tecnomama e la pagina facebook Cast Ong – #tecnomama.