Io ringrazio quel ciclista in Valganna

L’editoriale di un nostro lettore

Al ciclista della Valganna col k-way giallo.

Ti vedo praticamente ogni volta che mi capita di andare o tornare da Varese con la luce. Lasci la bici in qualche piazzolina e poi armato di guanti e saccone giallo raccogli tutta la sporcizia che gli incivili gettano a bordo strada. Se anche non ti vedo, so che sei passato perchè ci sono i tuoi sacchi pieni vicino ai paletti che segnano i confini del parco… sono sempre ben messi, a volte appesi (forse per evitare che gli animali selvatici li aprano?).

Quante volte ho desiderato fermarmi e scendere a stringerti la mano… ma spesso è difficile fermarsi, a volte sono in ritardo… a volte potrei farlo, ma poi? Che cosa ti direi? So già che non riuscirei a spiaccicar parola… Come esprimere la mia ammirazione nei tuoi confronti? Che ci sia un po’ di pioggerellina o il sole tu ci sei sempre. Vorrei farti sapere che io non butto la roba fuori dal finestrino, a meno che non si tratti di un torsolo di mela o dei noccioli di frutta, con la segreta speranza che spunti un albero prima o poi; dico sempre un sacco di parolacce quando capita di veder volare pacchetti, mozziconi, ma a che serve? Mica sentono! Vorrei fare come nei film, fare un sorpasso spettacolare, fermarmi di traverso e scendere con passo da diva e “restituire” la spazzatura al legittimo proprietario che l’ha persa distrattamente… Ma forse tu fai di meglio. Chissà se chi butta la cartaccia si vergogna a vedere te che la raccogli? O se invece gongola perché c’è lo “stupido” che perde il suo tempo a riempire sacchi gialli… Chissà se questa gente si rende conto che il mozzicone gettato oggi a Ganna se lo ritroverà il figlio sotto forma di acqua avvelenata; che il sacchetto di plastica gettato a Cunardo ammazzerà un animale selvatico che i figli non ammireranno guizzare al limite del campo visivo la sera, che la cartaccia sporca ucciderà la ranocchia di Ghirla che oggi attraversa la strada… Caro ciclista dal k-way giallo. Voglio dirti grazie per tutte le volte che passo dalla Valganna e ammiro il bordo strada pulito, il praticello quasi svizzero e non mi sembra vero di vedere il verde alpino non punteggiato di bianco carta, di grigio cartone bagnato, di giallo mozzicone e di rosso lattina. Grazie per la speranza che ogni volta mi dai. Forse c’è ancora qualcuno da ammirare tra i miei concittadini. Forse qualcuno proverà vergogna per quello che fa e la smetterà di gettare fuori dal finestrino le schifezze. Forse qualche bimbo guardando fuori dal finestrino (ci sarà qualche bambino che ancora guarda fuori dal finestrino?) ti vedrà e farà una domanda imbarazzante al genitore: «Perché quel signore raccoglie la cartaccia da terra che hai buttato l’altro giorno?». Sì, voglio sperare che succeda, e più di una volta. Lo devo sperare…