– È il candidato civico per eccellenza. Non è un politico di professione, così come non lo saranno le persone che entreranno nella sua lista. , vicepresidente nazionale dell’associazione antiracket e antiusura “Sos Italia Libera”, ha ufficialmente presentato la sua corsa a Palazzo Estense ieri al Caffè Biffi. “Lista Varese Civica” il nome della formazione che lo sosterrà nella campagna elettorale. Ed è proprio sul civismo che Badoglio insiste, in un periodo storico nel quale,
a Varese come nel resto d’Italia, questo termine viene utilizzato sempre più spesso e nelle occasioni più svariate. E lui lo fa con il suo stile volutamente provocatorio e pungente. «Ormai a Varese come in Italia quasi tutti i politici si definiscono civici e creano liste cosiddette civiche – dice Badoglio – Quello che cercano di fare è candidare a sindaco personalità effettivamente civiche, salvo poi farle appoggiare da liste composte interamente da politici. Quindi ho deciso di smarcarmi e lanciare questa provocazione: d’ora in avanti io, che sono nato civico, mi definirò politico. Ma la mia lista sarà composta solo da cittadini».
Se rispetto ad altri candidati Badoglio ha atteso a presentare i programmi, oggi apre la sua corsa non con parole scritte su carta, ma con un fatto concreto: la realizzazione di quaranta posti auto al Sacro Monte. «Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto di creare 40 posteggi per i residenti. Si tratta di una richiesta che veniva dai cittadini che abitano il borgo e di cui io mi sono fatto portavoce verso l’amministrazione. Per questo risultato occorre ringraziare chi ci ha dato ascolto, il sindaco e l’assessore alla Polizia locale ». Perché Badoglio da tempo stava lavorando, con il suo gruppo, insieme ai residenti e all’arciprete, , «ad un progetto di rivisitazione viabilistica e di miglioramento dell’accessibilità al borgo. Siamo partiti con delle idee, che poi sono state modificate durante il confronto con i residenti. Un fatto che dimostra come per migliorare il territorio non basta preparare un progetto, ma occorre condividerlo con i cittadini che il territorio lo vivono, per poterlo migliorare e adattare alle esigenze dei residenti. Questo è il lavoro che abbiamo fatto. E l’abbiamo fatto prima del voto. Così come continueremo a lavorare nell’interesse della città indipendentemente dal risultato elettorale, se saremo eletti o meno».
Il candidato di “Lista Varese Civica” annuncia poi che nelle prossime settimane verranno presentati i diversi componenti della lista. E verranno fatte presentazioni nei diversi quartieri della città, andando a coprire tutte le sei ex circoscrizioni di Varese. Badoglio aggiunge poi che «in molti hanno cercato di dissuadermi dal candidarmi, amici e non solo. Chi l’ha fatto in modo simpatico e amichevole, chi invece con toni che possiamo definire quantomeno volgari. A loro rispondo che io sono abituato a combattere per quello in cui credo e non mi arrendo facilmente. A chi cercherà di intimidirmi, ricordo che sono abituato a ricevere minacce ed affrontare situazioni ben più pericolose». Il riferimento va al suo impegno con l’associazione antiracket. E ieri era presente anche il presidente nazionale . «Chi voterà Badoglio avrà la garanzia di avere una persona che non si ferma davanti a niente quando vede qualcosa che non va» ha detto Bocedi. Che poi ha spostato l’attenzione sulla sicurezza: «A Varese le donne devono andare in giro la sera senza correre il rischio di essere derubate o violentate». E infine un monito sulle nuove povertà: «Credo, senza dover passare per razzista, di poter dire che forse lo Stato dovrebbe prima aiutare i nostri connazionali, anziché dare 35 euro al giorno per gli immigrati».