Nordcorea/ Kim Jong Il: dittatore sospeso tra farsa e tragedia

Roma, 19 dic. (TMNews) – Un pazzo sadico? Un dittatore furbo e spregiudicato? Un severo leader in stile sino-confuciano? Chi è stato Kim Jong Il, il secondo capo della Corea del Nord nell’era della Juche, il cui decesso – avvenuto secondo le fonti ufficiali due giorni fa – è stato annunciato oggi tra le lacrime da un’annunciatrice vestita di nero alla televisione di stato di Pyongyang?Di certo, Kim Jong Il è stato un predestinato. Attorno alla sua figura la retorica del regime ha costruito una mitologia che indicava il suo percorso.

Le cronache ufficiali sostengono che Kim sia nato sul sacro monte Paektu, luogo mitico della fondazione della stessa Corea, il 16 febbraio del 1942. E questo fatto stesso ne legittimerebbe il potere. Per giunto, il suo arrivo sulla terra sarebbe stato marcato da eventi di sapore soprannaturale, come l’apparizione d’un arcobaleno e dal ruggito della tigre. Tutto in questa stessa mitologia, elaborata negli anni ’70-’80, cioè mentre veniva costruita la successione a Kim Il Sung, già prefigurava quello che sarebbe stato il futuro di quel bambino: un dittatore post-moderno, come l’ha definito uno dei più grandi esperti di cose nordcoreane, lo storico Bruce Cummings. Lo stesso anno di nascita, secondo studiosi, sarebbe stato modificato in modo da corrispondere a tre decenni tondi dalla nascita del padre. La verità sarebbe tutta un’altra. Kim Jong Il pare sia nato in Russia, nelle vicinanze della città siberiana di Khabarovsk nell’inverno del 1940. Lì erano stanziati i guerriglieri coreani, tra i quali Kim Il Sung. La Corea il piccolo Yura – come era chiamato – l’avrebbe vista solo 1945. Forse non è un caso che, ormai da tempo malato, l’ultimo grande viaggio all’estero col suo famoso treno blindato, Kim Jong Il l’abbia fatto proprio in Siberia quest’estate.

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