SESTO CALENDE – Una vita intensa, a servizio dell’ambiente e della sicurezza del pianeta. è un ingegnere esperto di cooperazione internazionale e una specialista sui temi dell’acqua, elemento al quale ha dedicato gli ultimi 15 anni, lavorando in zone di conflitto e postconflitto, in paesi in via di sviluppo ed emergenti. Nata in Liguria da famiglia milanese ma cresciuta a Sesto Calende (dove il padre, ingegnere aeronautico, si trasferì quando era bambina) studia ad Arona, al Politecnico di Milano (Laurea in Ingegneria Ambientale) e all’Università di Tel Aviv, dove ottiene vari riconoscimenti internazionali.
Presto però abbandona questa strada «per una serie di coincidenze e opportunità che, visto il mio carattere curioso e avventuriero, mi sono parse più stimolanti».
Non ama definirsi una cooperante, ma una professionista della cooperazione. Ci racconta che è un lavoro complesso «dove si deve coniugare una solida capacità tecnico-professionale a doti diplomatiche e negoziali, dove non si possono trascurare gli aspetti sociali e culturali e le difficoltà di vita contingenti».
La sestese è stata uno dei primi ricercatori italiani a collaborare con Israele su temi sensibili. Negli Anni 90 col Landau Network Centro Volta di Como è inserita in un progetto post Perestrojka del Ministero Affari Esteri finalizzato al contrasto della fuga di cervelli dall’ex URSS verso paesi a rischio proliferazione nucleare. In Israele collabora con gli ambienti scientifici, con l’Ambasciata d’Italia e il Ministero Affari Esteri per promuovere il dialogo tra Israele e Palestina sul tema dell’acqua.
L’opportunità d’avviare una collaborazione scientifica con Israele destano l’interesse del CCR di Ispra: dal 1996 al 2000 è invitata a gestire un progetto di ricerca per individuare sistemi di riduzione degli attriti per varie applicazioni (gasdotti, trasporti). Poi Rossella dà il via a un periodo professionale caleidoscopico: torna a collaborare col Landau Network divenendo Direttore della divisione Water Security; con altri fonda al Politecnico di Milano l’associazione Terr@A; entra nel CdA d’una società high tech americana.
/> Nello stesso periodo è anche in Serbia, per avviare uno studio col Ministero dell’Ambiente serbo e l’Università di Belgrado sugli effetti ambientali della guerra sui sistemi fluviali e per favorire scambi d’informazioni sulla presenza d’uranio impoverito nella catena alimentare. È anche in Medioriente, dove gestisce progetti sulla gestione delle risorse idriche in Palestina e avvia, per incarico dell’Autorità di Bacino del Po, una collaborazione transatlantica Italia-USA sulla gestione del rischio idrogeologico.
Nel 2005 diventa Direttore Generale di un’associazione torinese volta alla cooperazione internazionale nei settori acqua e depurazione, collaborando coi governi di 60 Paesi. Nel 2014 entra nel team Water for the World dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, collabora con l’iniziativa Water JPI della Commissione Europea di cui presiede la conferenza internazionale a EXPO, collabora col Governatorato di Vinnitza, entra nel consiglio direttivo dell’Associazione Idrotecnica Italiana. Nel 2015 parte per l’Afghanistan dove s’occupa di supervisione e monitoraggio dei finanziamenti italiani nel settore infrastrutture. In questi giorni si sta prendendo una pausa in attesa d’una nuova partenza per l’Asia.