Induno piange la “sindaca”. Una vita dedicata agli altri

Si è spenta Maria Angela Bianchi, per dieci anni prima cittadina. Politica, insegnante e volontaria: «Il suo impegno per i più fragili»

– Induno piange , per anni primo cittadino del comune alle porte della Valceresio. La donna di 65 anni si è spenta mercoledì notte all’Ospedale di Circolo di Varese, dopo lunga malattia. La signora Bianchi lascia il marito , le figlie ed , i nipoti e e la mamma . La Bianchi è stata dal 2004 al 2014 Sindaco di Induno Olona e attualmente ricopriva l‘incarico di assessore ai Servizi alla Persona. Era, in questi anni, anche Vicepresidente e Assessore della Comunità Montana del Piambello. La sua vera vocazione, oltre alla politica, era l’insegnamento perché la sua prima professione era quella di maestra elementare. Per lunghi anni ha insegnato a bambini affetti da sordità, trasportando la sua grande passione ad alleviare le difficoltà e le sofferenze dei più deboli.

Una donna stimata e amata da tutti. Come testimoniano, anche, le decine di messaggi lasciati in sua memoria su Facebook. «La gratuità, la passione, l’amore e la disponibilità con cui si impegnava per gli altri in particolare per le persone più fragili. Per chi crede, ora è un angelo che veglia su di noi. Per chi non crede, lei comunque è lo stesso angelo che veglia». Vicino ai familiari più stretti anche tutta la giunta e,

nello specifico, il sindaco , di cui è stata in questi due anni una delle più fidate collaboratrici. «Il dispiacere è enorme – commenta – Per ognuno di noi è stata qualcosa in più di una persona cara». Per Induno Olona, il paese in cui da sempre risiedeva – proprio a ridosso del cantiere della ferrovia per la cui riattivazione ha combattuto una delle sue battaglie politiche più significative e difficili – ha ricoperto numerosi altri incarichi importanti nel settore del volontariato, è stata membro del Consiglio di Amministrazione della Scuola d’infanzia Malnati, Presidente della locale sezione dell’Azione Cattolica, membro del Consiglio Pastorale della comunità di San Giovanni Battista, all’interno della quale si è distinta anche nell’amato ruolo di catechista. «Una persona cara e una figura che, con grande amore per la comunità esercitato fino all’ultimo, ha saputo essere un esempio di politica buona a servizio dei cittadini e di chi ha più ha bisogno». Così il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia,
Cattaneo, impegnato Bruxelles per impegni istituzionali al Comitato delle Regioni, ha commentato la notizia della sua morte. Il sindaco Cavallin ha proclamato per il giorno delle esequie il lutto cittadino; sarà possibile rendere un ultimo omaggio alla signora Bianchi nella camera ardente allestita presso la sala civica Bergamaschi (piazza Giovanni XXIII, 1) domani dalle ore 9 alle ore 14, antecedenti il funerale, previsto alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.