Gallarate: salvagente pedonale e semaforo

A due mesi dall’incidente costato la vita a Marco Limido il Comune dice basta: «In primavera interverremo per la sicurezza dei pedoni e di chi va in bicicletta»

– Attraversamento pedonale tra via Monte San Martino e via don Piloni, in primavera uno spartitraffico per metterlo in sicurezza. E, se si troveranno i fondi, anche un semaforo a chiamata pedonale. A quasi due mesi dalla morte di , travolto ed ucciso mentre attraversava via Monte San Martino diretto verso il cimitero di Crenna, il comune corre ai ripari per mettere in sicurezza l’attraversamento di una delle strade più trafficate della città. «Sicuramente interveniamo», assicura l’assessore ai Lavori pubblici , «dobbiamo solo capire come e quando organizzare il lavoro». La promessa dell’esponente dell’esecutivo è comunque quella che «in primavera» la promessa verrà mantenuta. Già, ma come?

La soluzione “definitiva” sarebbe quella di installare dei semafori a chiamata pedonale, sul modello di quelli posizionati lungo via Carlo Noè. O di quello, in realtà spesso contestato, installato in via Borghi, di fronte alla stazione ferroviaria. Il problema è trovare i fondi, quei «5, forse 6mila euro» necessari per acquisto e posa. Possibile che il comune cerchi dei bandi regionali che possano finanziare l’intervento, come avvenuto per gli spartitraffico centrali posizionati in via Carlo Noè oggetto nelle ultime settimane di feroci polemiche. In attesa di capire se ci saranno i fondi, però, si lavorerà per posare un’isola salvagente.

Allo scopo, è possibile che le strisce vengano spostate più a sud, in direzione del centro cittadino, per evitare che la posa dell’isola salvagente, che deve essere larga almeno un metro, comporti la restrizione della pista ciclabile.«In quel punto la strada non è abbastanza larga, essendo ad alto scorrimento ci sono delle dimensioni minime da rispettare, e dovremmo spostare sia il guard rail che il marciapiede». Non ci sarebbero problemi di espropri, visto che l’intervento

andrebbe ad interessare un terreno già di proprietà comunale. Ma appunto, per evitare di incidere sulla pista ciclabile l’attraversamento pedonale verrà spostato di pochi metri. Allontanandolo così dalla rotonda, così come del resto avevano chiesto sia (Forza Italia) che (Ncd) all’indomani dello scontro che ha portato alla morte del 34enne crennese. L’amministrazione ha deciso di percorrere la stessa strada ed ha incaricato l’ufficio Tecnico del traffico di realizzare il progetto dell’intervento. Come detto, entro la primavera sarà posizionato un salvagente pedonale che permetta alle persone di fermarsi a metà carreggiata e verificare che non arrivi nessuno prima di riprendere l’attraversamento. Dopodiché si cercheranno le risorse necessarie per andare ad installare anche un semaforo a chiamata, che renderà ancora più visibile agli automobilisti la presenza dei pedoni.