– Una gattina morta avvelenata e diversi atti di vandalismo come scritte sui muri e danneggiamenti vari alle reti delle cancellate delle case.
Episodi gravi, non necessariamente collegati tra loro, ma che testimoniano lo stato di degrado e abbandono, denunciato dagli stessi esasperati residenti, in cui versa da qualche tempo un luogo storico di Besozzo, come la scalinata in sasso che collega la parte inferiore con quella superiore del paese e che da via De Bernardi porta direttamente al Faro e al parcheggio retrostante alle scuole medie.
I residenti esprimono tutta la loro esasperazione e preoccupazione anche su Facebook. «Ieri abbiamo dato il nostro addio alla gattina Sophie, avvelenata vicino a casa, sulla scalinata che porta al Faro – racconta Valentina – qui negli ultimi tempi succede di tutto; le scritte sui muri parlano da sole e la rete, che abbiamo dovuto sostituire già più volte, colleziona ogni giorno più buchi». Una situazione che i residenti non sono più disposti a tollerare ulteriormente.
L’avvelenamento della gattina potrebbero ovviamente non essere collegata ad un’azione dei vandali, ma le numerose scritte sui muri, sul muretto e anche per terra, testimoniano la gravità della situazione, compresi danni alla rete, bucata probabilmente dalle bruciature causate dagli accendini. Non solo imbrattamenti dei muri, ma anche musica a tutto volume e schiamazzi, rendono la scalinata insicura, non solo per chi ci abita attorno; spesso, denunciano i residenti, si tratta di gruppi di ragazzi, anche molto giovani, che utilizzano come luogo di ritrovo le scale e i relativi spiazzi, o anche il parcheggio delle medie. «Non si vuole naturalmente attribuire a loro la morte del gatto – precisa in conclusione la cittadina besozzese – ma la nostra è una denuncia generale degli ultimi fatti avvenuti in questa zona e la richiesta di un maggiore controllo e tutela dei luoghi antichi del nostro territorio da parte delle autorità competenti».
Una situazione purtroppo non nuova. Nello scorso dicembre, il presepe che la Pro Loco aveva realizzato sulla scalinata venne vandalizzato; la statua della Madonna fu tagliata in due e quella di San Giuseppe trafugata. «Sappiamo che la scalinata è un luogo frequentato da ragazzi e stiamo monitorando la situazione già da mesi – afferma il sindaco – le recenti scritte sono un segno di inciviltà e come tali vanno punite; imbrattare il suolo pubblico è ormai una pratica diffusa purtroppo ovunque e non solo a Besozzo».
Il Comune ha ottenuto degli ottimi risultati sui muri della scuola media che, grazie a un progetto condiviso con i ragazzi, non sono stati più imbrattati da scritte oscene, sostituite da bellissimi murales frutto della creatività dei giovani. «Il nostro impegno quotidiano per contrastare questi fenomeni continua – assicura il primo cittadino – anche un altro luogo a rischio come la stazione, grazie al progetto della casa delle associazioni, è rinata».