– «Il segreto per esportare? Avere il coraggio di andare due settimane in Cina e pensare a fare affari». È il consiglio di Andrea Buttà, vicepresidente della Vector di Castellanza, azienda specializzata nei trasporti intercontinentali aerei e marittimi che impiega un centinaio di persone. A 30 anni, è già stato « trenta volte in Cina», che con la Corea è il maggior mercato di sbocco delle merci.
Nata nel 1978, come impresa di trasporti locali,
all’inizio degli anni ’90 con l’ingresso di Roberto Buttà, papà di Andrea, si è dedicata allo sviluppo dei mercati esteri, puntando subito su Malpensa.
«La maggioranza dei nostri competitor ha sede a Linate – spiega Andrea Buttà – a Malpensa siamo in pochi e abbiamo sfruttato al massimo quest’opportunità».
Oggi Vector è tra le prime 15 aziende in Italia per volumi di trasporti aerei movimentati (tra i sei e i sette milioni di chili all’anno, più diecimila container via mare), «forse la prima non multinazionale in graduatoria».
Vector infatti non intende rinunciare alla propria dimensione di azienda familiare: oggi è guidata da tre soci, di cui due impegnati in prima persona, Roberto Buttà che è il presidente e Luigi Castiglioni direttore dell’amministrazione, entrambi con i figli già inseriti in azienda. «Siamo cresciuti con la visione che una società è ben più del suo valore economico».