– Un’azienda arcobaleno, Lgbt-friendly, per rompere i pregiudizi. «La diversità è la nostra ricchezza più grande» svela . Vector è infatti una delle poche aziende di queste dimensioni a far parte dell’associazione “Parks-Liberi e uguali”, dedicata al rispetto delle diversità di orientamento sessuale.
«Per quanto le nostre Pmi siano molto all’avanguardia in tanti campi, su questo tema non proprio – ammette il responsabile marketing di Vector – ma lavoriamo con tutto il mondo,
e avere a che fare con il tema delle diversità è naturale».
Così, quando ha fatto coming out, Andrea ha convinto la sua famiglia (la madre è attivista dell’associazione Agedo) a portare il tema anche in azienda: «Persone fortunate come me devono assumersi delle responsabilità. Ci credo fortemente» afferma Andrea.
Da circa un anno è stato avviato un percorso di inclusione e di diversity management, su due piani: «Da un lato, corsi e incontri di formazione sulle diversità, dall’altro, l’adeguamento delle “policies” interne, anche per colmare i vuoti normativi dello Stato italiano», come spiega il giovane manager.
«Ad esempio, ad una ragazza lesbica, che non ha diritto al congedo di paternità quando la sua compagna partorisce, paghiamo noi il congedo al posto dell’Inps». Fa bene all’ambiente di lavoro e all’efficienza di chi, sentendosi più libero di esprimersi, opera più serenamente. «All’inizio c’era un po’ di timore, sul fatto che si entrasse nella sfera personale – racconta Andrea – ma si aggiunge qualcosa, non si toglie niente. In Italia siamo ancora agli inizi, ma in altri Paesi ormai sono regole scontate. E in futuro, come oggi sono diffuse le certificazioni ambientali, anche queste policies saranno sempre più richieste».
Anche questa è innovazione, oltre che consapevolezza di una responsabilità sociale: «Vogliamo essere da esempio, anche per altre aziende delle nostre dimensioni e del nostro territorio – rivela Andrea Buttà – investiremo anche sulla comunicazione, sapendo che potremmo rischiare di perdere clienti oppure di acquisirne altri. Ma su certi valori non intendiamo scendere a compromessi».