Gerusalemme, 2 lug. (Ap) – Il movimento islamico Hamas, al governo nella Striscia di Gaza, denuncia il rapporto diffuso oggi da Amnesty International e ne critica i contenuti. Il rapporto “equipara le vittime ai carnefici e nega al nostro popolo il diritto di resistere all’occupazione”, ha affermato il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum.
Nel documento diffuso oggi, oltre a denunciare i crimini di guerra commessi da Israele durante l’offensiva dello scorso gennaio sul territorio palestinese, l’organizzazione internazionale condanna anche i lanci di missili da parte di Hamas contro Israele, che definisce “attacchi illegittimi che costituiscono crimini di guerra e sono inaccettabili”.
Il rapporto – continua il portavoce di Hamas – “ignora la dimensione della distruzione e i gravi crimini commessi dall’occupazione a Gaza (…) e contribuisce a dare una descrizione fuorviante per ridimensionare la gravità dei crimini israeliani”.
Per Amnesty nei 22 giorni di offensiva sono stati uccisi 1400 palestinesi. Oltre 900 di questi erano civili, tra cui 300 bambini e 115 donne. Per l’esercito israeliano le vittime palestinesi furono circa 1.100, di cui una netta maggioranza di militanti palestinesi, ma Israele si rifiuta di fornire la lista delle persone uccise.
Fcs
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