Gli affreschi di San Donato da restaurare Si fa avanti qualcuno che li adotta?

L’idea della comunità pastorale. Don Ferè: «Un albo dei donatori. Si può scegliere cosa finanziare»

– Adotta un affresco, lega il nome della tua famiglia alla storia della comunità. È l’invito lanciato dal responsabile della comunità pastorale Sant’Agostino di Sesto Calende, don , per finanziare il restauro del presbiterio.

«Chi desidera legare il proprio nome al restauro di un’opera d’arte così significativa – spiega il sacerdote – può contribuire con una donazione, scegliendo la parte di affresco che vuole adottare. Ci sono parti più grandi (San Siro, San Gandolfo, Dio Padre, San Donato, le Virtù, gli Angeli) ed altre più piccole (le cornici, i cartigli, le vedute architettoniche), così da permettere davvero a tutti di essere protagonisti, in base alle proprie possibilità economiche, della rinascita d’un

così insigne monumento religioso».
Quale il… tornaconto? «I nomi dei donatori verranno iscritti nell’albo d’oro dei benefattori, per dare il giusto riconoscimento a chi ha a cuore l’abbazia di San Donato e vorrà offrire un aiuto concreto per farle ritrovare il suo splendore originario».
Su Facebook e sul sito della comunità pastorale il messaggio si sta diffondendo e stanno arrivando le prime adozioni. «Ad oggi per i restauri dell’abbazia sono stati spesi 160mila euro – precisa don Luigi – ma per i lavori di restauro di tutti gli affreschi del presbiterio ne servono ancora altri 110mila».
Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico alla Banca Popolare di Lodi (Iban: IT10S0503450530000000002176, causale: “nome del donatore + pro restauro San Donato”) oppure consegnando la propria offerta ai sacerdoti.