Botta e risposta sul Lago Maggiore sulla vicenda delle Frecce Tricolore tra i sindaci di Angera e Sesto Calende: ha chiesto aiuto al Prefetto per arginare i problemi di sicurezza che un’ondata di pubblico eccezionale può produrre sulla città.
Il collega lo ha bacchettato criticando la cautela usata da Molgora: «Ci vuole coraggio, visione e ambizione – ha punzecchiato Colombo – per amministrare un Comune e renderlo vivo e dinamico e non temere le responsabilità.
Altrimenti tanto vale fare i guardiani di un cimitero o i gestori di una casa di riposo».
Parole che non sono piaciute ad Angera: il sindaco Molgora non lo ha mai tirato in ballo, ma la stoccata del collega non l’ha apprezzata. La vicenda è nota: il 2 luglio il comune di Arona ospiterà il grande spettacolo delle Frecce Tricolore. La preoccupazione di Molgora è che gran parte del pubblico che vorrà assistere allo show aereo inonderà i prati sul lungolago di Angera vista la scarsa disponibilità di posti ad Arona. Se davvero tanti visitatori dovessero prendere d’assalto Angera potrebbe innescarsi un problema di ordine pubblico che Molgora sta provando ad affrontare chiedendo una mano anche al Prefetto, tanto da aver inviato nelle ultime ore una lettera in Prefettura. Un eccesso di cautela che ha suscitato la reazione del vicino di casa di Sesto Calende. «Un evento – dice Molgora – di così grande portata ovviamente fa fare delle valutazioni sulla sicurezza: è un atto di buon senso ed è anche un dovere rivolgersi al Prefetto per pianificare con le forze dell’ordine un piano per la sicurezza. Sono convinto che anche il vicino sindaco di Arona Gusmeroli abbia fatto la stessa azione con il Prefetto della propria provincia. Cosa è ben diversa ragionare sull’evento di cui siamo contenti: sono contento che si sia riuscito a organizzare questo evento il sindaco di Arona. Già due anni fa ci avevamo tentato noi e non ci eravamo riusciti e quindi i complimenti a Gusmeroli per essere riuscito a realizzare questa bella iniziativa».
Poi la stoccata a Colombo: «I fenomeni che pensano di saperla sempre più lunga degli altri esistono e ci saranno sempre e alcuni li conosciamo anche fin troppo bene».
Intanto la frase pronunciata dal sindaco di Sesto, ripresa anche su Facebook, sta facendo discutere: «Anche i guardiani di un cimitero o i gestori di una casa di riposo – ha scritto un cittadino sulla bacheca di Colombo – possono fare il loro lavoro bene o male, proprio come gli amministratori. Meglio avere rispetto per il loro lavoro evitando di tirarli in ballo in modo così gratuito e presuntuoso».