Super treni sul Maggiore Anche Laveno dà l’allarme

Dopo l’accordo italo-svizzero, siglato a Berna nelle ultime ore, per il potenziamento della linea ferroviaria tra Luino e il confine di Stato, monta sempre più la preoccupazione tra i Comuni del Lago Maggiore. Un’apprensione già manifestata dal sindaco di Luino, Andrea Pellicini, che ha minacciato proteste durissime, in sinergia tra tutti i comuni interessati dal passaggio della linea ferroviaria, nel caso in cui non fossero predisposte per tempo tutte le opere di compensazione ambientale.

Anche Laveno Mombello, per voce dell’opposizione del centrosinistra, ha espresso le proprie perplessità rispetto a una serie di aspetti legati all’opera. «Il 28 gennaio – riassume il centrosinistra lavenese – è stato firmato l’accordo fra il Consiglio Federale svizzero e il Governo italiano con il quale si stabilisce che la Confederazione Elvetica finanzierà per un ammontare complessivo di 120 milioni di euro gli interventi infrastrutturali necessari per permettere entro il 2020 il transito di treni con carichi di quattro metri di altezza agli angoli sulla linea di Luino tra il confine di Stato e Gallarate (via Besozzo) e Novara (via Sesto Calende)».

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