L’ultima scritta fascista Lasciarla o cancellarla? SONDAGGIO

«Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera»: cosa fare secondo voi?

– «Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera». Questa la scritta fascista che compare su una casa privata in via Virgilio a Fogliaro. Una delle poche rimaste in città risalenti al regime di Benito Mussolini. I motti fascisti furono, infatti, uno strumento di propaganda usato dal Fascismo, attribuiti o coniati dal Duce e scritti sulle facciate delle abitazioni per iniziativa di Achille Starace.

Da tempo i residenti di Fogliaro chiedono la cancellazione di questa scritta, ma il proprietario dello stabile preferisce preservare, non perché simpatizzante del Fascismo ma per una questione di costi, la scritta presente sulla facciata. Settant’anni e spicci dopo, terrorizza ancora la manifestazione di pensiero, espressa in tempi diversi, per contatto ideale e culturale, per ispirazione filosofica, senza richiamare follie, senza riesumare morti e condanne, senza ripercorrere gli angoli bui e sbagliati di un’era finita da un pezzo.


Ma non tutti vedono questa incisione di cattivo gusto. «È un peccato che certe cose stiano sparendo – spiega – Nel bene o nel male sono la nostra storia». Esiste certamente un folclore, per così dire, fascista, una propaganda con i suoi luoghi comuni, le sue frasi fatte, le parole d’ordine che esprimono abbastanza bene lo spirito e lo stile fascista.
Questa propaganda va tenuta presente, può costituire un utile presupposto di partenza, ma non bisogna fermarsi ad essa, tantomeno al presunto interclassismo che il fascismo diceva di esprimere. Quello di Fogliaro non è l’unico motto rimasto impresso sulle facciate delle vecchie case. Cunardo ne è piena e ce ne sono ancora molte nel Comasco e nel Canton Ticino. Anche a Capolago una scritta ricopre quasi tutta la parete di una casa gialla di fronte al ristorante Da Annetta, visibile quando non c’è il sole perché ormai sbiadita.
I residenti di Sant’Ambrogio e di Fogliaro, inoltre, ricordano lungo la strada della Rasa e della Motta Rossa, impresso su un vecchio edificio uno slogan dei tempi del fascio che citava: «Il fascista disdegna la vita comoda». Recentemente, la scritta venne ritoccata e ora si legge: «Il fondista disdegna la vita comoda», riferendosi alla pista da sci di Brinzio.