MC-Carnaghi Villa Cortese-Yamamay Busto 3-0
Parziali: 25-22, 25-23, 25-18
Villa Cortese: Carocci (L2), Stufi 5, Perinelli, Berg, Pavan 15, Guiggi ne, Cruz 12, Lucia Bosetti 11, Pincerato, Barborkova ne, Caterina Bosetti 2, Wilson 11, Puerari (L). All. Abbondanza.
Busto Arsizio: Lloyd 2, Havlickova 15, Dall’Ora, Leonardi (L), Marcon 10, Bauer 8, Meijners 1, Lotti, Caracuta, Havelkova 4, Pisani 4, Bisconti. All. Parisi.
Arbitri: Satanassi, Boris.
MONZA Chi la fa l’aspetti. La sfida per conquistare il primo tricolore si decide domenica al PalaYamamay, quinta partita in agenda alle 20.30 con diretta su RaiSport 2. Impossibile stabilire subito le modalità di distribuzione dei tagliandi, fermo restando l’acquisto sul sito volleybusto.com.
Torniamo a gara4: è corretto così, soprattutto dopo quanto s’è visto ieri, di fronte al coinvolgente esaurito del PalaIper. Excursus: la MC-Carnaghi, come l’anno scorso con Bergamo, afferra la bella di pura violenza. Già, la quarta partita della saga è un gioco al massacro: sembra Godzilla contro Bambi, di base vince il primo. Oppure, è un gioco allo specchio riflesso: tanto la Yama era stata devastante mercoledì, quanto le cortesine hanno reso lo schiaffo. Quello di Busto, prima che tecnico, è un tracollo emotivo. Lo sport è strano: anche qui inversione netta del senso della vita, e sì che sono passate solo 48 ore. Dov’è l’errore? Non c’è, sta nell’umanità, nel credere inconsciamente d’avere già fatto tre quarti di lavoro e, dall’altra parte, nel non accettare la resa.
Le farfalle non traggono benzina dalla stupenda gara3, partendo contratte e sbagliando l’inverosimile sin dall’avvio (11 errori su 19 concentrati qui). Invertiti anche i numeri: il muro di Busto sparisce, 5 con il primo sul 7-8 del secondo, quello di Villa stende guidato da Wilson (mvp) con 7. Mettendo pari la non capacità d’incidere in battuta (10 errori e zero ace per entrambe), Berg ha giostrato al doppio della velocità e dell’acume di Carli Lloyd. La maestra spiega all’allieva, Busto rinuncia ai suoi punti cardine, a partire da muro e servizio. La difesa, pure lei, balla.
A dire il vero, con le unghie e con i denti, la Yama non affonda nel primo e, anzi, impatta a 21 e 22 cedendo nel finale. Di più, nel secondo sembrerebbe in grado di rimettere la gara in sesto: l’ingresso di Pisani dà un briciolo d’energia, l’entrata in servizio del muro (due nella fase centrale e due nel finale) solleva al 14-17. Senza sprechi, un interessante 14-18 arriverebbe: ma se non è serata, non lo è. Abbondanza dà respiro a Pavan e, con Caterina Bosetti, ritrova inerzia. Stufi, attiva per Guiggi, fa il suo: la panchina di Villa c’è e il terzo set va in discesa.
Samuele Giardina
s.affolti
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