Spaccata nella notte: la banda del buco entra nel bar a mazzate

Colpo spettacolare allo “Hula Hoop” di Gazzada Schianno. L’allarme però mette i ladri in fuga. A mani vuote

Spaccata notturna al bar: sfondano una parete a colpi di mazza. Il colpo però è fallito: i ladri sono stati messi in fuga dall’allarme antifurto. Il fatto è accaduto poco dopo l’una della notte tra domenica e lunedì al bar Hula Hoop locale molto frequentato che si affaccia sulla Gallaratese. Ad agire, con ogni probabilità, non è stato un ladro solitario: per sfondare a mazzate una parete bisogna essere almeno in due.

A rendersi conto dell’accaduto è stata la stessa titolare del locale. La donna ha ricevuto un messaggio sul cellulare collegato al sistema d’allarme. I ladri probabilmente pensavano di avere molto più tempo a disposizione per poter agire. Stando a quanto accertato sinora dai carabinieri di Azzate e di Varese che stanno conducendo le indagini i malviventi hanno puntato al retro del negozio. Ad una parete non direttamente visibile dalla statale che, nonostante l’orario notturno, è

comunque sempre molto frequentata. Intorno al bar ci sono altri esercizi commerciali che a quell’ora erano chiusi. Il lavoro dei ladri deve essere stato lungo. Hanno aperto un varco dentro una parete di mattoni e cemento utilizzando una mazza da muratore. Colpo dopo colpo hanno sfondato l’intonaco, quindi il traforato, sino ad avere un comodo accesso al locale. Non parliamo di un buco da pochi centimetri di diametro: la spaccata consentiva il passaggio di un uomo adulto in tutta comodità. Il sospetto degli inquirenti è che i ladri abbiamo in qualche modo “silenziato” la mazza avvolgendo il battente con degli stracci o con del materiale fonoassorbente in modo che il colpo contro il muro venisse attutito. Una volta dentro i malviventi sono però stati accolti dall’allarme antifurto. Sono riusciti a manomettere la centralina ma non a disattivare completamente il sistema che ha inviato il segnale d’allarme intrusione alla titolare.

I ladri devono aver capito a quel punto che il loro piano non era affatto riuscito. Sono fuggiti senza rubare nulla: lasciando intonse le macchinette slot machine che, con le bottiglie di alcolici, si suppone fossero l’obiettivo del furto. I ladri non hanno tentato l’effrazione a nessuno degli esercizi commerciali vicini; probabilmente, se il colpo al bar fosse riuscito avrebbero potuto tentare anche l’assalto alla vicina tabaccheria. Sul campo resta il danno causato dal tentato furto: la titolare si è già attivata per riparare la spaccata nel muro. La dinamica del tentato furto resta incredibile: operazioni simili si sono viste su altri obbiettivi, come ad esempio delle filiali bancarie.