Sessantacinque anni d’amore in casa Astuti: i nonni del sindaco di Malnate, Domenico Cuzzocrea di 93 anni e la moglie Vittoria Meduri, di 89, hanno tagliato un incredibile traguardo.
Nell’epoca delle unioni di coppia a tempo determinato, con matrimoni di plastica che durano il tempo di una promessa, Domenico e Vittoria sono l’esempio di come una relazione possa andare avanti negli anni, a dispetto delle difficoltà che si possono incontrare.
Il 29 gennaio del 1949, infatti, si sposarono a Condofuri,in provincia di Reggio Calabria, e da quel momento non si sono più lasciati.
Nel frattempo sono nati tre figli (Francesco, Giovanni e Caterina), 11 nipoti e 6 pronipoti, con il settimo in arrivo. Una coppia sprint: a guardarli, nessuno darebbe loro novant’anni, eppure la vita li ha messi a dura prova: soprattutto Domenico, orfano di padre alla nascita e imprigionato per tre anni nei campi di lavoro nazisti.
Ex muratore lui, 94 anni tra pochi mesi, guida ancora la macchina, fa la spesa e le sue piccole commissioni in giro per Malnate. Pensionato brillante, con la battuta pronta e l’orgoglio calabro di chi, dopo mille sofferenze, insieme alla moglie ha costruito una famiglia solida e unita, ottenendo tantissime soddisfazioni personali.
Ex panettiera lei, con il cuore lasciato in Calabria nella loro terra d’origine, Vittoria ancora cucina, dilettandosi con le tagliatelle fatte in casa: «Mi è piaciuto subito – racconta la moglie – fin dal primo momento». Si incontrarono per caso negli anni Quaranta, prima dello scoppio della guerra, ma i fiori d’arancio arrivano nel ’49, dopo il ritorno del marito dai campi di lavoro.
«Feci la mia dichiarazione – ricorda Domenico – nei giardini di Reggio Calabria. Le chiesi se voleva essere la mia fidanzata. Non ci fu bisogno di convincere mio suocero: disse che se ero un Cuzzocrea non servivano informazioni».
Hanno trascorso pochi giorni in Calabria, «il tempo di contraccambiare le visite», per poi trasferirsi in Lombardia, a Cremona. Nel 1963 Domenico e Vittoria arrivarono a Gurone: ora sono malnatesi d’adozione, ma la Calabria è un ricordo dolce che continuano a cullare: «Il ricordo più bello che ho – racconta Vittoria – è quando mi hanno fatto la sorpresa di Carnevale in Calabria».
Ma c’è un buon consiglio che Domenico si sente di dare alle giovani coppie di oggi: «Bisogna mettere da parte ogni debolezza e bisogna dialogare, perché è una bella cosa. Bisogna parlare fino a quando non si mettono a posto le cose».
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