Cara Provincia,
ho letto di Silvio Pezzotta e della sua scelta di dare una seconda possibilità a Elisabetta Ballarin: una scelta coraggiosa di una persona che dimostra di essere davvero fuori dall’ordinario. Difficile riuscire a immedesimarsi: un dolore così grande è impossibile da capire. Ma ci provo e faccio fatica, molta, a comprendere: non penso ci riuscirei, il dolore per la perdita di un figlio è qualcosa che porta troppa rabbia. Lo dico, senza vergognarmi: io non ne sarei capace. Come è possibile accettare e superare un fatto del genere? Come è possibile anche solo guardare avanti?