Da Cairate fino in Sicilia In sella al cavallo

CAIRATEDa Cairate a Caltagirone, in sella al suo destriero: un sogno che Francesco Failla, cairatese di origini siciliane, coltiva da quando era un ragazzo.

Oggi che di anni ne ha 55 si sente finalmente pronto per affrontare la grande avventura; i figli si prenderanno cura della ditta di costruzioni edili e il 2 giugno sarà libero di salutare parenti e amici per attraversare lo Stivale: «Ripercorrerò al contrario il viaggio che a 16 anni intrapresi, in macchina, per venire al Nord a cercare lavoro. Solo che questa volta lo farò al trotto».

Pasqualina e Pezza, due splendidi appaloosa, saranno i suoi unici compagni di viaggio. «Pasqualina ha tre anni e l’ho domata personalmente – racconta – sarà lei mio unico mezzo di trasporto; la sua mamma, Pezza, ha otto anni e mi darà una mano nel trasporto dei bagagli. Cercherò di appesantirla il meno possibile. Sono animali dotati di grande resistenza e adatti a percorrere lunghi tragitti». Per lui i cavalli non hanno segreti: nell’azienda agricola di Peveranza ne possiede sei che cura con dedizione.

Ora lo attendono duemila chilometri di cavalcata lungo strade campestri per raggiungere in due mesi Caltagirone, il suo paese natio. Cosa l’ha spinto a partire? «Il desiderio di conoscere persone e paesaggi – risponde – Lo faccio anche per devozione verso i tre santi (la Madonna, Padre Pio, San Filippo Neri, ndr) cui farò visita nelle tappe ai santuari: a loro chiederò la protezione per il mio viaggio, ma anche la rinascita di quest’Italia che non è ancora del tutto unita e che ha bisogno di tornare a sognare. Garibaldi partì dalla Sicilia, io dal profondo Nord».

e.romano

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