Incendio alle Bettole Il piromane non si pente

«Sono stato io. L’ho fatto per i cavalli». È la disarmate confessione di Thomas Leppek, lo stalliere di origini tedesche di si incolpa del rogo che giovedì notte ha distrutto parte dell’ippodromo di Varese.Thomas, 54 anni, dopo l’interrogatorio in commissariato è stato denunciato e rilasciato. E ieri mattina era già alle Bettole. Lo abbiamo incontrato lì: nessuna intenzione di sottrarsi a domande e macchine fotografiche, anzi. Sul volto e sulle mani i segni delle ustioni.

«Ho appiccato il fuoco per fare il bene dei cavalli. Tanto io non ho nulla da perdere». E ancora: «Ci voleva un gesto eclatante per fare sapere a tutti in che condizioni vivono qui gli animali». Leppek punta il dito contro Guido Borghi, il patron dell’ippodromo e racconta nel dettaglio come è andata l’altra notte: «Era tutto programmato ma non le ustioni. Poco male, tra qualche giorno mi tolgo le bende e torno a cavallo». Ma chi lo conosce ha più di qualche dubbio: «Davvero è stato lui?».

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