L’erba di Marassi farà correre il Varese

D’Aniello: «A Masnago le stesse zolle del Ferraris. Ce lo ha chiesto la Lega che anticipa i 110mila euro. Il campo era indegno: così rispettiamo giocatori e spettatori. Qui l’ambiente s’esalta nelle difficoltà»

Per non essere da meno rispetto alle vallette di Sanremo, anche Masnago decide di cambiarsi d’abito.
La ditta Vanoni è infatti impegnata a pieno regime per rizollare completamente il manto erboso dello stadio, opera che sta costringendo il Varese ad allenarsi altrove (fino a domani i biancorossi sono a Luino). A meno di un anno di distanza dall’ultimo intervento, la società è stata più o meno costretta a intervenire. «Ce lo ha chiesto la Lega, anche perché al pubblico dello stadio e soprattutto a quello della televisione va offerto uno spettacolo decente. E il nostro campo era in condizioni indegne».

Giuseppe D’Aniello fa il punto della situazione, precisando che «ovviamente l’iniziativa non è venuta da noi, visto che tutti sanno lo stato economico delle nostre casse».
Un restyling totale, stavolta. Nel febbraio 2014, alla vigilia di Varese-Avellino, vennero infatti sistemate solo alcune parti del campo, tranne quelle sotto la tribuna dei distinti. Stavolta il piano riguarda l’intera area verde. «Allora l’intervento costò 85mila euro, stavolta addirittura 110mila. Con la Lega abbiamo comunque concordato di farci anticipare i soldi che restituiremo in modo dilazionato».

Tutto sarà pronto per il match di sabato pomeriggio contro il Livorno, e già da venerdì i ragazzi di Bettinelli potranno effettuare la seduta di rifinitura a Masnago per prendere un po’ di confidenza con il nuovo prato. Il vecchio manto erboso è stato già tolto completamente e l’altro ieri si è provveduto alla sabbiatura. Ieri sono state posate le prime strisce di terreno in erba, operazione che si protrarrà fino a domani sera. «Ho

parlato con la ditta Vanoni. Dopo la rizollatura dello scorso anno c’era stato un tempaccio, che ha causato dei danni all’erba. Stavolta sono state utilizzate le zolle provenienti dallo stesso vivaio che ha fornito la nuova erba di Marassi, e mi hanno assicurato che il lavoro sarà perfetto, e che darà dei benefici anche nel medio e lungo periodo».
Venerdì mattina è in programma la rifinitura del terreno, il montaggio delle porte e la tracciatura delle linee del campo, e nel pomeriggio la squadra proverà appunto ad allenarsi. Sembra scongiurata del tutto l’ipotesi pioggia, e anche questo ha permesso l’accelerata ai lavori in questi giorni. «Questo non è il periodo migliore per rizollare il campo – ci spiega D’Aniello – perché il clima è quello che è. Però è anche importante rispettare il volere di chi ci paga e di garantire anche l’incolumità dei giocatori».

Quanto allo stato di salute della squadra, il direttore generale biancorosso continua a mostrare fiducia e ottimismo. «È un gruppo di ragazzi che ce la mettono tutta. Se l’anno scorso avevi la sensazione di sprofondare contro chiunque, stavolta invece te la puoi giocare a viso aperto con tutti. Anche a fronte di mille problemi, il Varese è sempre vivo».
Quello che manca al Varese è il suo direttore sportivo Landini. «Ho sentito Spartaco, è un guerriero, sta lottando alla grande e presto ci verrà a trovare. È un anno complicato e difficile per tutti, ma sappiamo tutti quanti che nelle difficoltà il mondo Varese, da malato, sa esaltarsi e guarire».