Il sapore è sapere E brinda con Trulli

Buona la prima alla Tana d’Orso per “Stravizzi” dello chef Francesco Testa e del giornalista Brusa. I consigli dell’ex pilota: «Mai bere al volante, il piacere va condiviso con gli amici». Parola d’esperto

– Sette storie d’amore nei sette ristoranti più rinomati di Milano, nella Milano da bere, degli anni ’80. È partita ieri sera al ristorante Tana d’Orso di Mustonate – con la magia di “Amor Gourmet” e dello sport d’eccellenza rappresentato dal pilota – la prima, e storica, serata di presentazione di Stravizzi, la rivista che vuole essere non solo un laboratorio permanente sul gusto, ma «un movimento culturale, forte perché oggi – sostengono i fondatori, lo chef e il giornalista de “La Provincia di Varese” – tutti parlano di cibo, ma nessuno parla della sua valenza storica, culturale, sociologica, simbolica. Il nome scelto fa intuire una precisa prospettiva sulla cucina, argomento inflazionato che intendiamo trattare accostandolo il più possibile all’ambito culturale. Per noi sapore è sapere».

Perché inaugurare Stravizzi proprio con il romanzo di amore e di alta cucina di e ? «Perché i due autori – prosegue Brusa – conoscono molto bene la storia de “La gola”, una rivista nata nel 1982 che ha fatto storia, fondata dal varesino , che aveva fra i collaboratori ».
Da una costola proprio della Gola ha preso le mosse, negli anni ottanta, il movimento di Slow Food. Nel romanzo il critico gastronomico ,

che ha qualcosa di , lo storico critico del Corriere della Sera, ha perso l’amore, ma ha voluto inseguire una voce fino ad innamorarsene perdutamente. Ricette afrodisiache? «Non ci sono ricette afrodisiache, ci sono luoghi suggestivi, come La Tana d’Orso, e situazioni» affermano gli autori.
«La suggestione dell’ambiente, del cibo e del vino. Ogni buon vino ha delle storie da raccontare, come quelle raccolte nel nostro libro».
Il vino in sala è d’autore e rappresenta la seconda passione del grande pilota di Formula Uno Jarno Trulli che, insieme a , ha dato origine a un marchio che ha vinto i tre calici di Gambero Rosso. «Ho ripreso la passione che era di mio nonno» afferma il pilota: «Da buon abruzzese aveva un vitigno e produceva vino, come da grande tradizione regionale e il vino, insieme alla buona cucina, rappresenta il patrimonio che tutto il mondo ci invidia».

Jarno produce 33 etichette, soprattutto Moltepulciano d’Abruzzo e Rosè. Ma non si beve quando si guida: «Assolutamente. Da pilota devo dirvi che quando si guida non si beve, ma il vino rappresenta davvero un momento importante da vivere in compagnia, con gli amici».
Alla serata un tocco di sport non guasta, anzi insegna. Sport e cucina a braccetto? «Un’alimentazione sana è fondamentale per praticare sport ad alti livelli» sottolinea l’ingegnere telemetrista al lavoro nella scuderia del motociclista : «Per essere al cento per cento Lorenzo si deve tenere in forma con un’alimentazione molto equilibrata».