– Anziani soli, malati o non più autosufficienti, disabili gravi assistiti giorno e notte dai familiari o affidati a badanti e centri diurni. Una realtà di fatica e di sofferenza che molte famiglie conoscono da vicino, destinata ad ampliarsi con l’innalzamento dell’età media della popolazione e che talvolta rimbalza in fatti di cronaca tragici.
L’azienda speciale consortile Medio Olona e la cooperativa PrivatAssistenza hanno pensato a loro promuovendo per il secondo anno un corso gratuito rivolto a tutti coloro che assistono anziani e persone con disabilità nelle loro abitazioni.
«In seguito a un’attenta analisi del territorio – spiegano gli organizzatori – si è rilevato un costante aumento di cittadini con problematiche legate alla salute che necessitano di essere assistiti a domicilio da persone che vengono definite caregiver: parenti, familiari, volontari, vicini, badanti, amici. A questo proposito si ritiene vantaggioso, se non addirittura indispensabile, che queste figure abbiano alcune nozioni elementari per svolgere il delicato, quanto socialmente utile, compito di stare vicino agli individui “fragili”, affetti da patologie croniche e degenerative».
Il corso si svilupperà in tre lezioni teorico-pratiche sabato 21 febbraio, sabato 7 marzo e sabato 14 marzo dalle 14.30 alle 17.30 al Centro diurno integrato “Paolo Albè” di Gorla Maggiore.
«Il corso ricalca quanto fatto l’anno scorso ed è rivolto a persone di tutta la Valle – afferma il sindaco di Gorla Maggiore – Lo scopo è quello di dare strumenti utili a chi si occupa tutti i giorni di persone con difficoltà».
Attualmente il Centro diurno «ha 40 posti – spiega il primo cittadino – ma le richieste per accedere stanno aumentando, la lista d’attesa è sempre più lunga, tanto che si sta pensando di ampliare la convenzione con l’Asl e la Regione per poter accogliere un numero più alto di anziani».
Le richieste di aiuto ai comuni, ai centri e alle associazioni sono in costante crescita. «Noi forniamo i pasti a domicilio a più di venti persone – racconta il sindaco di Gorla Minore – e assicuriamo l’assistenza socio-sanitaria ai casi particolari. Mettiamo in atto i servizi condivisi con l’azienda di Valle e a livello locale diamo la nostra disponibilità secondo le possibilità».
Nonostante gli sforzi delle istituzioni «il grosso carico di impegno e di fatica per la cura della persona, specie nei casi gravissimi, pesa sulle famiglie», sostiene , presidente della sezione Uildm Varese, che ha sede a Gorla Maggiore, ed ex assessore ai Servizi sociali di Fagnano. Quella degli anziani e dei disabili da accudire «è una problematica molto diffusa, io ho in mente tanti casi – afferma – bisogna lavorare su questo tema perché aumentino la sensibilità
e soprattutto le risorse. Ben vengano corsi di formazione come questo che offrono competenze e supporto».
A denunciare la pesantezza di questa situazione è anche , presidente dell’associazione Sos Solbiate che si occupa del trasporto di disabili, anziani e malati nelle strutture sanitarie e nei centri diurni. «Il 50% degli anziani è abbandonato a se stesso – afferma – soprattutto quelli che soffrono di patologie lunghe, come l’alzheimer, spesso non sono seguiti. Di tanti se ne occupano i comuni e le associazioni. Per il trasporto noi chiediamo sempre che ci sia la presenza di un familiare, ma nel 50% dei casi non viene nessuno e li accompagniamo solo noi volontari».