Domande: quanto mancava il minigolf ai varesini? Quanto turbava il cuore passare per via Sant’Antonio e lanciare uno sguardo al rudere abbandonato del bar, alle erbacce che avevano preso il sopravvento sulle buche, alla desolazione dell’assenza di vita in un luogo dove la vita era sempre trascorsa felice?
Le risposte sono arrivate ieri e tutte in un colpo solo: la giornata di riapertura dello storico campo è stata un successo clamoroso. I cittadini sono accorsi in massa per riannodare i fili della loro memoria: code per prenotare un giro con mazze e palline, cibarie finite in poche ore, tavoli all’esterno del bar (ancora da sistemare e quindi chiuso al pubblico) strapieni, il tutto in una cornice metereologica primaverile che ha favorito la festa popolare.
La rinascita, ufficializzata nei giorni scorsi dal nuovo gestore Pro Loco di Varese, si è compiuta alle 10 di mattina: i primi giocatori si sono palesati alle 10.15 e non hanno più smesso di convenire, tanto da creare attese che hanno superato la mezz’ora.
L’associazione del presidente e del responsabile del progetto ha dato a tutti la possibilità di giocare gratuitamente, nello spirito di un’occasione che voleva essere una sorta di anticipazione di quella che sarà
la vera nuova vita del Minigolf, in partenza il prossimo aprile nel momento in cui verranno completati i restanti lavori di ristrutturazione e di riorganizzazione.
Ieri erano disponibili settanta set di mazze e palline e sono stati letteralmente presi d’assalto: alle 16 avevano già turnato tra le 18 buche più di 250 mini-golfisti.
La parola vuole adattare il praticante allo sport, ma potrebbe trarre in inganno: a divertirsi sono state persone di ogni età, famiglie intere, bimbi che per la prima volta sono riusciti ad assaporare il gusto di un “par”, ragazzi ed ex ragazzi dotati di colpi provetti.
Il pienone al campo ha fatto pari e patta con il boom a tavola, grazie all’offerta di prodotti a chilometro zero come la polenta fatta con il grano raccolto a Laveno e macinato a Cassano Valcuvia, le salamelle (300, esaurite a metà pomeriggio) dei macellai della zona e 200 chili di castagne.
«Così sarà anche quando riapriremo ufficialmente – ha spiegato , esperto barista di Laveno e colui che gestirà il locale quando entrerà a pieno regime – Vogliamo sfruttare i prodotti del territorio e dare un servizio di qualità a prezzi calmierati».
A completare il quadretto l’intrattenimento musicale, messo in scena dai musicisti Vittorio e Silvio (sempre di Laveno) che sarà una consuetudine da aprile in poi nelle serate e durante gli eventi: allo scopo servirà la nuova area verde che prenderà il posto dell’attuale area cani, che verrà invece trasferita dietro al bar e ampliata.
Grande la soddisfazione della Pro Loco che tanto aveva atteso questo momento: «La parola d’ordine della giornata? “Finalmente” – ha confessato Chicco Rossi – Tutto è andato per il meglio, nessuno si è lamentato».
E la Pro Loco stessa ha in mente di ripagare l’affetto dei varesini, non solo con altre aperture nel weekend prima della prossima primavera (allo scopo si consiglia di visitare periodicamente la pagina Facebook del minigolf per scoprire le date), ma anche con una serie di vantaggi per chi si assocerà all’ente.
Al costo di soli 15 euro all’anno, i soci beneficeranno di sconti sul noleggio delle attrezzature di gioco e di una serie di convenzioni che andranno dalle assicurazioni Rc auto, ai biglietti per i musei e teatri, ai negozi, ski pass, e viaggi.
Bentornato Minigolf: a dirlo con i fatti, ieri, ai Giardini Estensi è salita la gente di Varese.