– Avanti con la raccolta firme contro la chiusura dell’ufficio postale di Corgeno. Il sindaco Maurizio Leorato e l’amministrazione comunale di centrosinistra non demordono. Martedì sera l’incontro con i residenti di Corgeno (che possono sottoscrivere la petizione rivolgendosi alla giornalaia della frazione) e ieri il faccia a faccia tra il primo cittadino e il direttore delle Poste della provincia di Varese. Il quale sostiene che l’ufficio decentrato di Corgeno non sia remunerativo, ma alla richiesta del sindaco di poter avere conto di una simile affermazione non vuole mostrare i dati.
«Ci piacerebbe essere informati con dei numeri, dei dati. Non ci basta una considerazione generica», riporta Leorato. «Inoltre crediamo che questo ufficio postale potrebbe essere addirittura rilanciato con uno sportello di Postamat, altro che chiuso». Il sindaco punta sui 1300 abitanti nella frazione e sulla presenza di parecchi turisti durante i mesi estivi, oltre alle manifestazioni collegate al lago di Comabbio che richiamano migliaia di atleti. «Uno sportello di banco posta sarebbe utilissimo. Perché non ci hanno mai pensato? Sembra che ci sia stato un disegno ben preciso per affossare questo ufficio decentrato. Anziché farlo lavorare, è stato spogliato sempre più di servizi e prestazioni». Se ora sono gli anziani a rivolgersi alla posta di via Leopardi, è soltanto perché «si è fatto in modo che mancasse sempre qualcosa in quell’ufficio, compreso il giorno esatto di apertura quando è stato ridotto l’orario di attività», commenta Leorato.
Ecco allora la rivalsa del sindaco contro la chiusura di un ufficio postale che «dava e potrebbe ancora dare ottimi risultati». Gli utentinon mancherebbero e non andrebbero a intasare l sede centrale.