Mettetevi comodi, va in scena lo spettacolo del “Mullah”: lunedì 30 maggio al Teatro del Popolo “Nino: ieri, oggi, domani”. Primattore: .
Biglietto di ingresso cinque euro (incasso totalmente in beneficenza all’associazione “Africa e Sport”), posti numerati al Teatro del Popolo: sarà «la versione di Nino». E Nino è proprio lui: Nino Caianiello, ex presidente di Amsc, dirigente provinciale di Forza Italia, presidente onorario dell’associazione politico-culturale Agorà. Dirà la sua, «senza ipocrisie e senza infingimenti», come spiega il presidente di Agorà , al fianco di Caianiello dai tempi del Psi, «perché Nino è uno che magari ha tanti difetti, ma non il timore di presentarsi per quello che è».
Una “bomba ad orologeria” sulla campagna elettorale? «È uno spettacolo, non un’iniziativa di propaganda» chiarisce, referente di Agorà a Gallarate, sottolineando lo scopo sociale dell’iniziativa, che raccoglierà fondi per progetti sportivi di inclusione sociale in Etiopia e in altri Paesi dell’Africa centrale. «Non è una manifestazione celebrativa della figura di Nino, a cui siamo affezionati per la capacità di guida politica mostrata negli anni – aggiunge Pedroni – è un modo per ripercorrere la storia di Gallarate e del Varesotto,
attraverso la storia di un protagonista del territorio, nella politica e nel mondo sociale». Un’occasione unica, perché Caianiello sarà «senza rete e senza filtri» e ci sarà spazio per le domande dalla platea, sull’onda di una tradizione di «promozione del dibattito» che caratterizza da sempre Agorà.
Del resto Il Mullah non è candidato e l’evento, moderato dal giornalista, sfugge alle regole di una campagna elettorale gallaratese in cui Caianiello si sta tenendo a debita distanza mentre i suoi detrattori cercano ad ogni costo di riportarcelo dentro. «Si tenta di identificare Nino con Forza Italia, riducendo la contesa ad una guerra tra lui e Guenzani – ammette Bilardo – curiosamente gli stessi partiti che a Gallarate lo dipingono come il “diavolo” e come uno con cui non si può nemmeno parlare, a livello provinciale dialogano quasi quotidianamente con il dirigente di Forza Italia Caianiello per le reti, il gas, i trasporti».
Secondo Bilardo, chi tira in ballo la figura del Mullah lo fa perché «ha paura del vuoto e del nulla che ha fatto, e cerca di coprire il deserto invocando l’uomo nero. Dopo aver sfuggito il confronto per tantissimi anni, ad esempio sui conti di Amsc e sugli appalti sotto soglia, sentire la morale a Caianiello fa sorridere». Così l’invito di Agorà, a Guenzani e a tutti i detrattori del Mullah, è di «venire al confronto: farebbero beneficenza e si farebbero la loro idea». Le prevendite sono già iniziate, al numero 3917613175.