Lite condominiale finisce con lo spogliarello davanti ad una bambina di uno dei contendenti: scatta la chiamata ai carabinieri.
Il padre della bimba pronto ad affrontare a pugni la questione: la piccola protetta dalla mamma nel parapiglia generale. È accaduto l’altro ieri sera in una palazzina in centro ad Azzate.
Al centro della vicenda un condomino piuttosto molesto: i comportamenti dell’uomo sono stati in più occasioni oggetto di querele da parte dei vicini esasperati. Il classico dirimpettaio fastidioso, parrebbe. Quello che parcheggia l’auto dove non deve, piazza sul pianerottolo comune di tutto, lascia l’immondizia in giro e insulta e aggredisce verbalmente chiunque si permetta di fargli notare che il suo comportamento è intollerabile. In particolare l’uomo avrebbe preso di mira una delle famiglie che risiedono nella palazzina: in passato la donna era già stata molestata dal vicino con volgari profferte sessuali.
Che la donna aveva giudicate oltre che offensive anche preoccupanti tanto da denunciare l’accaduto. L’altro ieri sera l’ennesima aggressione verbale da parte del vicino. La donna era con la figlia piccola e ha cercato di allontanarsi rapidamente. È a quel punto che il vicino scomodo tra insulti e oscenità si è calato pantaloni e slip, denudandosi davanti alle malcapitate e terrorizzando la bimba. Lo spettacoli o interrotto dall’arrivo del padre della piccola richiamato dalle grida d’aiuto di moglie e figlia.
Intanto gli altri residenti, temendo il peggio, hanno chiamato i carabinieri. I militari arrivati sul posto hanno placato gli animi allertando l’autorità giudiziaria.
Il pubblico ministero Massimo Baraldo deciderà se procedere d’ufficio non appena ricevuti gli atti. Mentre si attende in queste ore la querela, l’ennesima, nei confronti del condomine molesto.
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