– Bocconi avvelenati lungo le vie centrali di Cunardo, è questa la scoperta che alcuni residenti hanno fatto ieri mattina verso le 8. Un mix letale di carne e veleno destinato ai cani e gatti della zona ma pericolosissimo per gli esseri umani, soprattutto per i bambini che in centro paese abitano e giocano.
«I bocconi sono stati rinvenuti su via Ariosto, vicino alle poste –raccontano alcuni residenti, tra i primi ad accorgersi delle polpette al veleno. Fette di prosciutto amalgamate con sostanze chimiche letali, forse del topicida – Stamattina ho notato questi strani composti in strada e, verso le 11, ho fatto subito denuncia ai carabinieri di Marchirolo che si sono immediatamente attivati con le indagini».
I bocconi saranno ora analizzati per scoprire il contenuto chimico e capire la loro pericolosità:
«È la prima volta che succede un fatto del genere a Cunardo –prosegue chi ha denunciato- Un gesto sconsiderato e criminale. Io ho tre bambini e la zona, tra scuola e parco pubblico, è frequentata da molti altri. La trappola per fido avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi».
Sul fatto che vi sia un problema canino a nel paese tra la Valganna e Val Marchirolo gli abitanti non hanno dubbi: «Risiediamo in queste vie, i cani ci sono sempre stati ma non hanno mai dato problemi, così come i gatti. Nessuno si è mai lamentato. Non sappiamo chi abbia potuto escogitare un gesto così sconsiderato».
La denuncia è scattata subito. Chi ha scoperto il tentato avvelenamento ha poi postato su Facebook le foto dei bocconi killer anche come monito. «Ho voluto usare la via dei social per condividere il problema e avvisare più gente possibile: magari di polpette avvelenate ce ne sono in giro altre, in altre vie; stiamo attenti».
Grande indignazione da parte degli utenti del popolare social con commenti durissimi per un gesto vile, cattivo e pericoloso. La notizia è stata condivisa anche da varie associazioni animaliste e di volontariato canino che hanno duramente condannato l’ennesimo gesto d’ intolleranza contro gli animali nell’alta provincia.
Circa tre mesi fa, nelle vie del centro di Maccagno, pallette color puffo sono comparse lungo i marciapiedi. Erano probabilmente destinate ai cani e gatti della zona, anche in quel caso la denuncia partì subito. Ma chi voleva fare del male se non uccidere fido questa volta? Gli autori del gesto non sono ancora stati individuati, il centro del paese è monitorato da un impianto di video sorveglianza, l’occhio elettronico potrebbe essere utile nel trovare gli esecutori. Se presi rischiano pesante.
La violenza sui domestici e sugli animali è oggi punita dall’ordinamento che nel 2010 è stato oggetto di revisione; l’articolo 544 del codice penale identifica il reato e disciplina le pene che vanno da tre a diciotto e mesi di reclusione con multe dai 5000 ai 30000 euro. La stessa pena si applica se, come in questo caso specifico, all’animale sono somministrate sostanze stupefacenti o velenose. Pena che aumenta della metà se il comportamento violento, crudele o senza necessità ne causa la morte.